La sala da pranzo
Questa sala lunga 17 metri, ospitava le cucine ed i servizi dei domestici. I de Broglie trasformano i locali in sala da pranzo, dotandola di un camino neogotico e di un soffitto policromo nello stile del 15° e 16° secolo; la sala viene inoltre attrezzata con tutti i comfort disponibili al tempo: acqua corrente, elettricità e caldaia per il riscaldamento dal pavimento.
Gabriel-Louis Pringué, scrittore ed amico intimo dei de Broglie, soggiorna regolarmente a Chaumont. Sentiamo cosa racconta una cena in casa de Broglie nel suo libro Trente ans de dîners en ville (Trent'anni di cene): "La principessa, consorte di Amédée de Broglie, era una donna dotata di tale fantasia ed estro, da detestare ogni regola e disciplina. Non si sottometteva ad alcun orario stabilito. Al Castello di Chaumont, la cena veniva servita alle venti e quindici. Non ho quasi mai visto la principessa scendere prima del servizio che precedeva le 22. Noi pazientavamo, inebriati dal profumo muschiato e dolce delle orchidee viola che inondavano i saloni. Madame de Broglie ospitava sempre una ventina di persone, alcune delle quali erano rinomate per il loro notevole livello di intelligenza, senso artistico, eleganza e mondanità. (…) La tavola era addobbata da magnifici servizi d'argenteria che risplendevano alla luce degli alti candelabri d'argento ad otto o dieci bracci. Il centro tavola era solitamente decorato da orchidee verdi con picchiettature marroni. L'effetto era stupefacente e ben si accordava con i pregiati arazzi del 14° secolo che ornavano i muri di pietra. Le tovaglie, ricamate con il blasone dei de Broglie, erano splendide. (…) Ecco il menu del Dicembre 1913 per una cena in onore del duca di Montpensier: Vellutata della Regina, Animelle la Maréchale, Salmone della Loira in salsa verde, Cosciotto di capriolo con salsa al pepe, Purè di castagne, Insalata, Cardi al Midollo, Chaufroid di tordi all'uva, Tartufi in camicia, Gelato di Ananas ed Assortimento di Dolci."
I mobili
Il camino
Questo camino di stile neo-gotico fu disegnato da Paul Ernest Sanson - architetto dei de Broglie - alla fine del 19° secolo ed eseguito dallo scultore Antoine Margotin.
Sanson fece scolpire, con grande maestria sulla cappa del camino, quasi tutti i motivi presenti sulla facciata esterna del Castello. In alto figurano lo stemma di Carlo I d'Amboise, proprietario del castello fino al 1481 e quello di suo figlio, Carlo II - proprietario dell'edificio fino al 1511 - sorretti rispettivamente da due angeli e da due uomini selvaggi. Più in basso, notiamo la scultura dello stemma del cardinale Georges d'Amboise, incorniciato dalla doppia "C" di Carlo II. Sui due lati figura il rebus etimologico di Chaumont (monte-caldo): una montagna in fiamme appunto, sormontato dallo stemma reale francese.