Albergo Le Bois des Chambres & Ristorante Le Grand Chaume

Il salottino

published at 20/10/2022

Questa sala, che una volta era una camera da letto, ospita oggi un insieme di mobili di eccezionale valore, eseguiti dal prestigioso ebanista Pierre-Benoit Marcion.

Il mobilio fu commissionato tra il 1814 ed il 1817 - dal duca d'Aumont, pari di Francia e gentiluomo di camera di Luigi XVIII - per il suo palazzo parigino. L'insieme - composto da otto sedie, due divani, un pannello da camino, una poltrona, un poggiapiedi - è iscritto al catalogo dei Monumenti Storici.
I pezzi, rivestiti con il cosiddetto "lampasso Hortense" di colore verde, evocano la presenza a Chaumont di Germaine de Staël.

 

Germaine de Staël

Nel 1810, la scrittrice Germaine de Staël sconta la sua vigorosa opposizione all'Imperatore Napoleone in casa di suo padre, al castello di Coppet in Svizzera. Per consentirle di sorvegliare la stampa del suo nuovo libro De L’Allemagne, - Leray figlio, detto James Leray, proprietario di Chaumont - trovandosi a Tours, le propone di soggiornare nel castello. Si tratta di un comodo rifugio, non troppo vicino alla capitale, né troppo lontano dai circoli intellettuali parigini. Madame de Staël accetta e porta con sé al castello la sua piccola cerchia di amici fidati: il romanziere e uomo politico Benjamin Constant, la famosa salottiera Juliette Récamier, i due tedeschi Adalbert von Chamisso scrittore e botanico ed il filosofo Schlegel. Per la de Staël si tratta un pubblico indispensabile: allo stesso tempo circolo letterario e nucleo di oppositori. Dall'Aprile all'Agosto del 1810, il Castello ospita una ristretta cerchia di eletti che inganna il tempo discutendo di politica, letteratura e amore. Poi, Leray figlio annuncia il suo ritorno e Madame de Staël si trasferisce nel vicino Castello di Fossé. Le prime copie del De L'Allemagne vengono immediatamente sequestrate, il libro viene interdetto il 24 settembre, all'autrice sarà intimato di lasciare la Francia. Madame de Stael decide di tornare in Svizzera.