05. les coulisses de l'attraction
Sin dall’ingresso del giardino, il visitatore diventa parte integrante del dispositivo. Osserva, attraverso un inquadramento fotografico, la messa in scena di una collezione floreale dall’aspetto maestoso e fuori portata.
Tre specie vegetali pavoneggiano sotto le luci dei proiettori, fiere del proprio potere di seduzione. Alla stregua di una sfilata, queste preziose essenze emergono da uno specchio d’acqua. I riflessi demoltiplicano lo spazio e espongono, con il passare delle stagioni, l’illusione di un’estetica ininterrotta.
Un’atmosfera dall’aspetto più naturale e spontaneo si scopre penetrando nelle quinte del giardino. I fiori si schiudono liberamente nelle alcove. Le aiuole ondeggianti, leggere e vaporose immergono il passeggiatore in uno spettacolo incantevole, stregandolo con deliziosi profumi e sorprendendolo con numerose inflorescenze.
Ispirato ai patio arabo-andalusiani, il bacino diventa una figura strutturante del giardino e offre un’atmosfera rassicurante, propizia alla riflessione.
In questo contrasto di una progettazione architettonica che dialoga con un mondo selvatico, i progettisti hanno voluto esprimere un’armonia, presa a prestito dall’arte dei giardini. Tale incontro sublima l’eleganza e la potenza vitale di ogni fiore, ma anche la fragilità e il carattere effimero delle fioriture.
Il giardino "Les coulisses de l'attraction" rappresenta un invito a interrogarsi sul potere di seduzione e delle apparenze. Il confronto di un mondo sofisticato e inafferrabile e di un universo delicato dalle sottili associazioni vegetali si armonizza in una certa voluttà.
PROGETTISTI
Adrien OHLMANN, giardiniere-progettista e Audrey VOLPELIER, progettista di parchi e giardini
FRANCIA
Adrien Ohlmann è un giardiniere-progettista. Durante i suoi studi professionali, si appassiona per l’universo dei giardini. La sua carriera di giardiniere è segnata dalla scoperta di luoghi prestigiosi, insoliti e singolari. Lavora, in particolare, in parchi di castelli, palazzi signorili e terrazze parigine. Il suo percorso professionale è costellato da numerosi interventi nel Castello di Versailles e nei due giardini zen di Erik Borja. Queste esperienze, che richiedono la massima cura dei dettagli e un lavoro molto meticoloso, non fanno che confermare la sua vocazione per l’arte dei giardini. Incontra Audrey Volpelier durante i corsi della storia dei giardini che segue a Parigi. Nel 2016, ottiene il suo diploma dopo avere partecipato alla formazione intitolata "Progettazione di giardini nel paesaggio" erogata dalla Scuola Nazionale Superiore del Paesaggio di Versailles. Questo insegnamento rende maggiormente pungenti il suo sguardo, il suo approccio sensibile e la sua estetica personale. Progetta avvalendosi del disegno, dei volumi e delle tessiture e sperimenta nuove associazioni vegetali adatte ai loro ambienti naturali. Collabora quindi con lo Studio Niez su progetti di più ampio respiro rifacendo suo, nelle loro progettazioni, un vocabolario legato ai giardini che apprezza e una passione comune per il mondo vegetale. Ormai, libero professionista e sempre molto legato alla terra, associa, in vari progetti, la sua creatività e la sua pratica del giardinaggio.
Audrey Volpelier è progettista di parchi e giardini. Forte di tredici anni di esperienza in veste di capoprogetto presso varie agenzie di architettura Alta Qualità Ambientale, ha acquisito solide competenze nell’ambito dell’elaborazione e del monitoraggio di progetti realizzati a seguito di commesse pubbliche e private. A partire dal 2013, affronta più particolarmente lo spazio esterno. Durante questo anno di transizione, partecipa a cantieri partecipativi di autocostruzione, segue uno stage di permacultura, nonché una formazione di botanica e di storia dei giardini. Dopo avere instaurato il legame tra la sua passione per le piante, il quadro di vita e l’arte dei giardini, decide di studiare la "Progettazione dei giardini nel paesaggio" presso la Scuola Nazionale Superiore del Paesaggio di Versailles. Ottiene il suo diploma nel giugno 2016. Questa formazione rafforza la sua passione per il disegno, permettendole di esplorare nuovi strumenti di relazione con lo spazio naturale e con gli elementi viventi, e di riflettere su come trasmettere emozioni attraverso le sue creazioni. Ognuno dei suoi giardini mette in risalto un sito unico e prezioso, dove tenta di creare una relazione armoniosa tra paesaggio, edifici e ecologia. All’interno del collettivo "ESKIS paysagistes", con sede a Montpellier, sperimenta il dialogo tra la re-invenzione dei luoghi a scala umana, la ristrutturazione dei giardini storici e l’ispirazione del mediterraneo, la sua regione nativa. Oggi, installata come libera professionista, fa del suo meglio per rivelare la bellezza dei luoghi e dei giardini in atmosfere delicate o intimiste, dove può esprimere tutta la sua sensibilità.