22. Hortus Spei – Jardin de l’espoir
Giardino di Evor
Hortus Spei, le jardin de l’espoir (Hortus Spei, il giardino della speranza) sviluppa la sperimentazione comprovata da alcuni anni nella Jungle intérieure (Giungla interna) a Nantes creata dall’artista Evor. Opta per un approccio generoso e rigoglioso ridando un posto centrale alle piante ed in particolare ai fogliami in tutta la loro ricchezza grafica. Questo giardino gioca la carta di una tavolozza sia indigena che esotica, senza restrizione settaria, assumendo pienamente un gusto per la diversità, grande risorsa dinamica per la sopravvivenza dei giardini. Piante superate o alla moda, non amate, recentemente arrivate, pollonifere, volubili, tutte trovano il proprio posto in questa immersione verdeggiante. Contrariamente agli spirti meschini che vivono l’espansione vegetale, la sua vivacità e alla fine la sua resilienza da un punto di vista ansiogeno, Hortus Spei invoca un’”invasione” vegetale, una profusione che avviluppa come un giardino fantasticato, una terra incolta sublimata, un piccolo paradiso. In tutti i suoi strati, piante vivaci, cespugli, arbusti, piante striscianti e arrampicanti, conservati nei loro vasetti compongono un bozzolo verde. Questa arca vegetale nomade, pronta ad essere spostata e ricomposta in un luogo che la salverebbe da una possibile distruzione, ci ricorda che le piante sono anche un patrimonio da difendere per le generazioni future.
PROGETTISTI
Evor è un artista plastico che ha seguito un duplice corso presso la Scuola delle Belle Arti di Nantes Métropole e ottenuto un diploma nazionale superiore di studi plastici nella sezione Arti e Design. Sviluppa opere tra l’alto scultoree, utilizzando numerosi materiali come la ceramica, il legno, il metallo, il vetro e numerose materie organiche. Espone in Europa e in tutto il mondo. Dando una grande importanza alla nozione “d’arte di vivere”, approccio che ingloba la pratica dell’arte e quella del giardino, è convinto dell’importanza di ogni dettaglio come rilevatore poetico. Amante, fin da bambino, dalla natura e dalle piante, la creazione di giardini diventa uno dei suoi campi di sperimentazione. Dal 2018, il suo giardino sospeso Jungle intérieure, costituito da miglia di vasetti e piante trabocca su una successione di tetti in pieno centro di Nantes. Questa opera vegetale lussureggiante che, anno dopo anno, attira una crescente biodiversità è diventata una sosta perenne del Voyage à Nantes e un modello di ri-naturazione in centro urbano denso. Questo giardino ha ricevuto il premio del “Fiore d’oro” 2021 conferito dal CNVVF. Per l’edizione 2022 di Un Été au Havre, gli è stata ordinata un’opera perenne Volubiles pour Aimé (Piante rampicanti per Aimé), viale Aimé Césaire: un pergolato metallico e cilindrico di 7 metri di altezza per 3 metri di larghezza, rifugio di una biodiversità e supporto di piante arrampicanti che costituiranno una terra incolta lussureggiante in piena città.
“Nantes est un jardin” è un’associazione di amanti di giardini e paesaggio di Nantes. Partecipano a questo progetto: Pépinières Val d’Erdre, Grandiflora, Pépinières Boutin, Fuchsias Delhommeau, Jardins à thèmes (Laurent Gras), Gilles Lévêque, Bertrand Vuarnesson, Françoise Barret e Jacques Soignon.