C. Evi Keller
"Matière-Lumière [Towards the Light - silent transformations]"
“Tutto comincia con una proiezione verso la luce. Nell’opera video Towards the Light, che in un certo senso dà vita a tutte le proiezioni di materia che seguiranno, Evi Keller ci invita a compiere un ammaliante viaggio nel cuore di un universo di venature luminose, respiri organici e bolle magmatiche, facendo emergere dalle profondità della luce e della materia quello che potrebbe essere (o essere stato), in perfetta sincronia, il nostro mondo uterino e quello cosmico. Confondendo l’esperienza primordiale della nostra prima esistenza con quella più lontana e intuitiva dell’origine del mondo, tramite una meditazione visiva e sonora di una decina di minuti Evi Keller fa apparire e scomparire l’evidenza del mistero più complesso dell’origine di tutta la vita, di tutta la materia, ovvero che in principio tutto è luce. (...)
È l’origine del mondo, ed è anche quella dell’opera dell’artista, e ciò che colpisce nel percorso delle diverse opere di Evi Keller è la sua vicinanza ontologica, persino etica, con i lavori di quegli artisti, Caravaggio, Rembrandt, Chardin, Monet, Rothko, Soulages, Freud, che hanno scelto di eliminare qualsiasi soggetto apparente dal quadro per fare di questa stessa ricerca della luce-materia il soggetto della loro ricerca, e quindi il vero soggetto dell’opera, suggerendo che si sta raggiungendo l’essenziale. (...) Siamo qui nel cuore della Storia, quella che va dal magma iniziale ai motivi più pregnanti della Natura, in particolare queste numerose evocazioni di alberi vibranti, trait d’union che collegano cielo e terra, in una verticalità essenziale, i cui riflessi nell’acqua sottolineano la completezza tanto quanto la indeboliscono, impedendo così ogni certezza mistica”. Frédéric Ogée, mostra Matière-Lumière, Evi Keller, Galleria Jeanne Bucher Jaeger, 2015
DATI BIOGRAFICI
Nata nel 1968 a Bad Kissingen (Germania), Evi Keller studia storia dell’arte, fotografia e design grafico a Monaco di Baviera negli anni ‘90, prima di trasferirsi a Parigi dove lavora come fotografa. Nel 2000 crea il suo studio. Nel 2001, inizia il ciclo di installazioni The World In Between.
L’anno seguente, un’installazione Matière-Lumière viene presentata alla Centrale for contemporary art a Bruxelles. Nell’ambito della mostra del suo lavoro al Museo delle arti decorative di Parigi, ha tenuto una conferenza dal titolo “La matière au-delà du visible autour de Jean Dubuffet et Evi Keller”.
Nel 2017, la filosofa e curatrice della mostra Joke Hermsen sceglie delle opere chiave di Evi Keller per la mostra Château Kairos al Castello di Gaasbeek in Belgio, a fianco di quelle di Georgia Russell, Anri Sala, Hans Op de Beeck, Pipilotti Rist, Chiharu Shiota, Otobong Nkanga, Antony Gormley. L’artista partecipa inoltre alla mostra Passion de l’art. Galerie Jeanne Bucher Jaeger depuis 1925 al Museo Granet di Aix-en-Provence, che ospita opere, in particolare, di Paul Klee, Vassily Kandinsky, Alberto Giacometti, Max Ernst, Nicolas de Staël, Mark Tobey e Jean Dubuffet.
Negli ultimi anni, l’artista ha anche collaborato regolarmente con ballerini e musicisti contemporanei. Nel 2018, Evi Keller sceglie di dedicarsi interamente alla creazione di un’installazione monumentale, Performance/Matière/Lumière (presentata nell’ambito della Nuit Blanche 2019 presso la chiesa di Saint-Eustache di Parigi). Attraverso un rituale di iniziazione, l’artista accoglie lo spettatore nell’esperienza intima e personale delle visioni multiple della trasmutazione della materia attraverso la luce.
Evi Keller è rappresentata dalla Galleria Jeanne Bucher Jaeger, Parigi.