Per la quindicesima edizione della sua Stagione d’Arte, il Centro di Arte e Natura di Chaumont-sur-Loire accoglierà, nel 2022, una quindicina di artisti di tutte le età e di tutte le provenienze.
Tra gli eventi del 2022, una nuova strabiliante follia nel Parco Storico creata dal grande Miquel Barceló, e l’inaugurazione di una nuova galleria dedicata alla creazione digitale nel Castello, grazie al restauro dei piani superiori dell’ala est del Castello da parte della Regione Centre-Val de Loire. Questa galleria digitale ospiterà una creazione mondiale di Quayola.
Tre sculture monumentali di Jaume Plensa accoglieranno i visitatori nella Corte della Fattoria, dove sarà anche possibile scoprire, nelle Gallerie della Corte Agnès Varda, un’opera di Fabienne Verdier ideata appositamente dall’artista per la Tenuta. Anche altri cinque artisti esporranno la poesia del loro universo legato alla natura: Stéphane Guiran nella Galleria bassa del Fienile, l’artista tedesca Evi Keller nel Fienile delle Api, Christophe Marchalot, Félicia Fortuna e Lélia Demoisy nell’Asineria.
Il Castello, invece, sarà il luogo per eccellenza di dialoghi poetici con il patrimonio. Nelle sue Gallerie alte ospiterà una grande mostra del pittore, fotografo e poeta Jean Le Gac. Preziose dee vegetali in ceramica di Françoise Vergier dialogheranno con gli antichi arredi, mentre Carole Benzaken installerà le sue “biblioteche-paesaggi” vicino a quella della Principessa di Broglie, recentemente trasfigurata dalle opere cristallizzate di Pascal Convert. Christiane Löhr esporrà le sue delicate miniature vegetali nella Galleria del Porcospino, nel Locale di servizio e nella Torre del Re.
Le Scuderie ospiteranno le creazioni dell’artista lussemburghese di origine polacca Katarzyna Kot-Bach.
Due opere concepite in situ da due artisti americani, Alison Stigora e John Grade, completeranno l’insieme con installazioni nel Parco Storico, mentre una scultura di Bob Verschueren sarà realizzata a maggio nel cortile del futuro hotel della Tenuta: “Le Bois des Chambres”.
Oltre al loro legame con la natura e la grazia con cui ognuna di queste creazioni risuona con lo spazio e l’altrove, le opere di questa quindicesima Stagione d’Arte hanno in comune un mistero, un fascino, una profondità, una poesia “che letteralmente illumina”, per ricordare le parole di Philippe Jaccottet.
Chantal Colleu-Dumond
Curatore della mostra