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La sala del consiglio

published at 20/10/2022

Nel 15°e 16°secolo la Sala del Consiglio era dedicata al cerimoniale ed ospitava i momenti cruciali della vita dei signori come le udienze, le sentenze ed i ricevimenti.

I de Broglie curano particolarmente l'arredamento e la decorazione di questa sala commissionando al loro architetto Paul-Ernest Sanson la realizzazione di panche fisse ed un soffitto policromo ove figura, sulla trave centrale, il blasone di famiglia. Ad ogni lato, nella decorazione floreale, appaiono la "B" e la "S" - iniziali della famiglia Broglie e della famiglia Say, cognome da nubile della principessa.

Questa sala è arricchita anche da una grande opera d'arte: un pavimento in maiolica.

 

L’Arazzo dei Pianeti e dei Giorni

Capolavoro dell’arte della tessitura della fine del XVI secolo, L’Arazzo dei Pianeti e dei Giorni è di nuovo presentato nel Castello di Chaumont, nella sala del Consiglio dopo alcuni anni di deposito ed un anno di restauro nelle officine della manifattura reale di Wit, in Belgio.

Acquistato nel 1889 dal principe e dalla principessa Enrico-Amedeo de Broglie, l’arazzo costituito da otto tappezzerie, di cui solo due esemplari esistono in tutto il mondo – quello di Chaumont-sur-Loire e quello del Museo nazionale di Monaco di Baviera–, è stato tessuto alla fine del XVI secolo (1570) negli ateliers del maestro licciaio Martin Reymbouts, a Bruxelles. Le tappezzerie sono state assemblate per abbellire i muri della grande sala dell’alta Est (Sala del Consiglio) situata al primo piano del Castello.

Le tappezzerie sono state prenotate dallo Stato durante l’acquisto della dimora nel 1938, al momento della partenza della Principessa de Broglie, e sono state mantenute sul posto. L’insieme è stato classificato a titolo dei Monumenti Storici nel 1938, durante il primo inventario effettuato nel Castello. Il tema principale di questo famoso L’Arazzo dei Pianeti e dei Giorni è l’astrologia. Ogni divinità dell’antichità romana, che corrisponde a un giorno della settimana ed a un pianeta è seduta in un carro che simboleggia lo spostamento degli astri. Il carro possiede, nelle sue ruote, uno o più segni del zodiaco ed è trainato da un animale fantastico o reale in relazione con la divinità.

Nel registro inferiore, si dispiegano le attività poste sotto l’influenza della divinità o scene mitologiche o bibliche, in paesaggi alberati. Ampi bordi composti da grottesche e da cartigli recanti scene storiate, in legame con la composizione centrale incorniciano ogni quadro. È possibile identificare sulle tappezzerie Diana, Saturno, Appollo, Venere, Marte, un frammento di un’altra tappezzeria proveniente dall’atelier di Martin Reymbouts intitolata Il Matrimonio, Mercurio e Giove.

 

Il pavimento in maiolica
La maiolica è una terracotta rivestita da smalto. La sua tecnica di fabbricazione fu introdotta in Italia dagli artigiani spagnoli provenienti da Maiorca, nelle Baleari.
Questo pavimento di maiolica, composto da 1.938 piastrelle, fu acquisito nel 1898 per sostituire il pavimento della sala del consiglio che era in terracotta. Il principe François de Broglie ricorda questa acquisizione in due lettere indirizzate a suo fratello Enrico-Amedeo. La prima è datata 17 gennaio 1897: "Vuoi acquistare qualcosa di veramente bello per Chaumont? In un palazzo molto, molto antico, c'è un lastricato in piastrelle smaltate dai bellissimi colori". La seconda lettera è datata 28 gennaio 1897: "L'insieme ha un bel colore ed è molto elegante. Ho comprato il famoso pavimento, il prezzo richiesto era di 1.500 franchi oro, sono riuscito ad acquistarlo per 600".
La pavimentazione, proveniente dal Palazzo Collutio di Palermo, è decorata con tralci, volute d'acanto e uccelli e presenta al centro una scena di caccia a cavallo con cervi e leoni.