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Edizione 2018 - Giardini del pensiero

24. Le voyage intérieur

published at 16/03/2018
Le voyage intérieur, Festival International des Jardins 2018 - © F. Waas
Questo giardino propone al visitatore un’immersione nel meccanismo universale del pensiero e tenta di ritrascrivere i misteriosi ingranaggi della riflessione. Associato a un’ampia rete di connessioni del nostro cervello, mette in scena la divagazione, questo instante dove il pensiero prende il volo e sembra abbattere le barriere, grazie a una serie di vegetali che si alzano verso il cielo.
Il visitatore attraversa una galleria che focalizza la sua attenzione su una sfera centrale, posta alla sua estremità, come se entrasse nella testa di un’altra persona. Quindi, penetrando questa parte centrale, viene sommerso da una costellazione di elementi in sospensione, che simboleggiano i ricordi, le idee e le emozioni che percorrono la nostra mente.
A questo punto arriva il pensiero diffuso, vagabondo, inafferrabile e l’ispirazione de poeta viene messa in scena. Alla strega del Battello Ebbro di Arthur Rimbaud, che lo conduce nei più profondi e insospettati paesaggi della sua anima, questo giardino sembra sfidare la gravità e accompagna il visitatore che sfugge alla presa del proprio cervello.

PROGETTISTI

Charlotte MACÉ, Rémi PERNET-MUGNIER e Tanguy SORRE, studenti
AGROCAMPUS OUEST
FRANCIA
 
 

Quando è ancora bambino, Rémi Pernet-Mugnier ha la fortuna di partire un semestre durante un viaggio di famiglia in Australia e Nuova Zelanda. Durante questa esperienza unica lontano dalla sua Alta Savoia natia, scopre di nutrire un interesse per i parchi botanici, le piante e prende coscienza del paesaggio che lo circonda. Questa sensibilità lo spinge più tardi a oseguire studi presso un liceo agricolo, scelta che si rivelerà essere un’esperienza riuscita. Dopo avere ottenuto un baccalaureato scientifico, si iscrive all’Agrocampus Ouest (INHP), scuola di ingegneri paesaggistici, dove segue attualmente l’opzione "Paesaggio: Operatività e Progetto" in 5° anno. Scopre la valle della Loira, nonché il Festival Internazionale dei Giardini di Chaumont-sur-Loire, che da allora lo ispira. Dopo avere avuto l’opportunità di ottenere un secondo diploma di paesaggio in Germania e prima di concludere i suoi studi, voleva davvero partecipare con i suoi amici a questo festival, esperienza che segna il passaggio dalla sua vita studentesca alla sua vita professionale.

Originaria dalla Bretagna e molto legata a questo territorio, Charlotte Macé è sempre stata sensibile ai numerosi paesaggi della sua terra natia. Essendo cresciuta a Versailles, ha sviluppato molto presto un gusto per l’arte e il patrimonio. Dopo avere ottenuto un baccalaureato scientifico, si è iscritta alla Scuola Estienne di Parigi per un seguire anno di "Perfezionamento in Arti Applicate". Forte di questa esperienza artistica, decide di proseguire i suoi studi nel campo del paesaggio, abbinando la sua creatività a una dimensione maggiormente scientifica da lei profondamente condivisa. Si iscrive quindi, nel 2013, alla Scuola d’Ingegneri Agrocampus Ouest (INHP). Attualmente in 5° anno, segue l’opzione "Paesaggio: Operatività e Progetto" e spinta da un’immensa voglia e con la testa piena di idee partecipa all’edizione 2018 del Festival Internazionale dei Giardini di Caumont-sur-Loire con due amici. Questo progetto è stato per lei l’occasione di lasciare libero sfogo alla sua immaginazione durante la fase progettuale e la sua concretizzazione rappresenta una sfida da cogliere nonché una realizzazione dei suoi desideri.

Originario di Saint-Malo, Tanguy Sorre è stato iniziato al mondo del paesaggio sin dalla sua più tenera età grazie a suo padre paesaggista. Parallelamente, sviluppa una curiosità e un interesse di rilievo per l’architettura. Dopo avere ottenuto un baccalaureato scientifico, si pone allora la domanda: come unire queste due passioni? È quindi in questa prospettiva che si iscrive all’Agrocampus Ouest (INHP), scuola di ingegneri in paesaggio, a Angers. La specializzazione "Paesaggio: Operatività e Progetto" gli ha quindi permesso di seguire e realizzare progetti in tutte le loro fasi dalla progettazione alla realizzazione, nonché vari stage realizzati durante la sua formazione. Lavora sia in ufficio studi che in imprese paesaggistiche, il gli ha permesso di rimanere polivalente e di adattarsi a tutte le fasi progettuali. Avere l’opportunità, grazie al Festival Internazionale dei Giardini di Chaumont-sur-Loire, di mettere in applicazione l’approccio progettuale è una vera sfida davvero concreta. Per lui, competere con professionisti internazionali è una sfida che gli sta al cuore. Così, condividere questa avventura con due dei suoi amici è un’esperienza che arricchisce il suo sicuro interesse per i giardini e il paesaggio.

GIARDINO PATROCINATO DA

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  1. Pépinères Lepage
  2. Ouest Réparation Résine
  3. Bois diffusion
  4. Falienor
  5. IdVerde
  6. Corderie Gautier
  7. Roué Pépinières
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Le voyage intérieur, Festival International des Jardins 2018 - © F. Waas
Le voyage intérieur, Festival International des Jardins 2018 - © F. Waas
Le voyage intérieur, Festival International des Jardins 2018 - © F. Waas
Le voyage intérieur, Festival International des Jardins 2018 - © Éric Sander
Le voyage intérieur, Festival International des Jardins 2018 - © C. Diaz
Le voyage intérieur, Festival International des Jardins 2018 - © F. Waas
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Acquistata dalla Regione Centro nel 2007, la Tenuta di Chaumont-sur-Loire è diventata un luogo irrinunciabile nel campo dell’arte e dei giardini. La triplice identità della Tenuta: patrimoniale, artistica e giardinieristica ne fa un luogo singolare nel circuito dei castelli della Loira.

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