22. Ainsi parlait l’enfant
published at 01/02/2022
Questo giardino è una ricerca dell’ideale, liberamente ispirato alle tre metamorfosi della mente descritte dal filosofo tedesco Friedrich Nietzsche in Così parlò Zarathustra. Sulla strada per l’ideale, lo spirito diventa prima Cammello. Obbediente e resiliente, porta sulla schiena tutto il peso dei valori morali. Il giardino si apre su un primo spazio che mette in scena la durezza del suo ambiente. Rada e rustica, la vegetazione che si sviluppa è la testimonianza di continui adattamenti.
Poi, lo spirito diventa Leone, si oppone alle regole stabilite. In ogni modo contrario al precedente, questo secondo spazio stabilisce un’ascesa al potere, una ricerca di libertà attraverso uno sguardo dominante. Potenti e libere, le erbe si alzano verso il cielo mentre il terreno è sollevato.
Infine, lo spirito diventa Bambino: non ha più bisogno di cercare di rispettare le regole, né per sottomissione né per opposizione, ma per pura innocenza. Il giardino ideale è quello del Bambino. Grazie alla sua immaginazione e alla sua incoscienza, si stringono legami intimi con il vivente: siamo aperti ad altre forme di vita.
Da queste tre metamorfosi dello spirito nasce un viaggio attraverso ideali che riescono a convivere tra loro. Non c’è unità né ideale senza un cammino...
PROGETTISTI
Bruno PASTANT, Mathilde ALBERT, Léna THEBAUDEAU e Nicolas MARTIN, studenti
Aurélien RAMOS, insegnante
ÉCOLE NATIONALE SUPÉRIEURE DE PAYSAGE DE VERSAILLES
FRANCIA
Léna Thebaudeau
"Sono nata in un paesino della campagna della Seine-et-Marne di 27 abitanti chiamato ‘Bitibout’. Ho trascorso la mia infanzia a percorrere in su e in giù il paesaggio circostante ed a moltiplicare le viste panoramiche dei luoghi che conoscevo a memoria. Da allora, sono molto legata al mio villaggio, nonché ai suoi abitanti e ai suoi paesaggi. Ho seguito una strada molto diversa dopo avere ottenuto il mio baccalaureato. Infatti, mi sono iscritta a una classe preparatoria per entrare ad HEC, scuola di studi superiori commerciali. Vi ho imparato molto, sia su me stessa che sul mondo nel quale viviamo. Vi ho soprattutto imparato che non intendevo continuare a lavorare in questo campo. Ho quindi scoperto l’École Nationale Supérieure de Payasage di Versailles. Mi sono iscritta a questa scuola dopo avere seguito un anno di classe preparatoria al concorso di ammissione alle grandes écoles del paesaggio, anno formativo vissuto all’insegna dell’allegria. In parallelo, ho sempre suonato musica e non smetto mai di rendermi conto della sua forza federatrice e del suo impatto emotivo universale. Nutrendo una fervida passione per il paesaggio e la gente, amo arricchire le mie conoscenze in questo campo attraverso il cinema, la lettura, la musica e tutte le altre forme di arte. Ammiro in particolare modo coloro che riescono a fare trasparire quello che vive la gente nei nostri paesaggi. Raymond Depardon, Sebastião Salgado, Agnès Varda… Perseguendo lo stesso obiettivo, imparo e perfeziono l’uso dei numerosi strumenti a mia disposizione: telecamera, carta, matite, musica… Desidero poter esprimere a mia volta, attraverso incontri e viaggi, la sensibilità che abbiamo di fronte al paesaggio."
Mathilde Albert
"Originaria di un paesino perduto tra le montagne del Massiccio Centrale, sono cresciuta, sin da bambina, in un paesaggio rurale che mette in risalto i propri rilievi e massicci ricoperti da fitti boschi. Cullata dalle sorprese e dalle spettacolari viste panoramiche sulle valli, ho sempre affrontato il paesaggio come una messa in scena su ampia scala. Parallelamente a questo approccio intimo e familiare, ho iniziato ad interessarmi al design ed ai suoi aspetti sociali. Nutro un interesse molto vivo per la relazione tra Uomo e Paesaggio, il suo posto nello spazio urbano e il modo in cui interagiscono insieme. Ho quindi cominciato a studiare l’arte applicata e l‘esercizio del progetto. Mi sono specializzata poco a poco nel paesaggio conservando un’indubbia attrazione per la scenografia e gli approcci alternativi. Ho sempre voluto mescolare il concetto e la realizzazione concreta dei progetti, in relazione con le popolazioni interessate e con colleghi dagli svariati percorsi professionali. Il coinvolgimento umano e l’importanza degli aspetti sociali nei progetti riguardanti lo spazio mi toccano e riflettono il mio modo di vedere il paesaggio del futuro. Nutrendo una fervida passione per la rivalorizzazione degli spazi abbandonati, desiro iscrivermi in un’urbanistica di transizione per sperimentare il progetto sul posto. Questa visione si nutre di una pratica del teatro e della danza, nonché del rapporto tra il corpo e lo spazio. Iscrivendomi all’École Nationale Supérieure du Paysage di Versailles con l’obiettivo di diventare designer paesaggistica, mi sono ravvicinata all’aspetto vivente del paesaggio. Mi sono aperta al mondo della botanica e dell’ecologia attraverso letture e misurazioni sul posto. Oltre i miei studi, mi piace preparare concorsi per eventi effimeri, festival urbani o di giardini che mi permettono di fornire contributi concreti e di arricchirmi a contatto con team pluridisciplinari."
Bruno Pastant
"Nato tra i rilievi pirenaici, mi sono nutrito, sin da bambino, di questi veri e propri luoghi di divertimento tra disegno, sport di scivolamento su neve e avventura. Ho trovato molto presto il mio posto nel settore del paesaggio. Faccio un po’ di giardinaggio, creo e modifico l’involucro del giardino familiare. Durante la mia frequentazione della scuola superiore, ho sviluppato un vivo interesse per il riconoscimento vegetale che andava di pari passo con un desiderio crescente di saperne sempre di più. Questa sete di conoscenza mi ha spinto a seguire uno stage nel giardino botanico Massey, situato nella città di Tarbes (65), durante il quale la mia passione per il paesaggio si è accresciuta. Ecco come nel 2018, ho vinto il concorso di riconoscimento delle piante della regione Occitania. Entusiasmato da studi a contatto diretto con il paesaggio, mi sono lanciato in nuovi studi per ottenere un Baccalauréat Professionnel e un BTS con indirizzo durale grazie ai quali ho potuto realizzare vari lavori di manutenzione e creazioni. Il viaggio rappresenta per me una grande fonte di ispirazione. I miei studi mi hanno permesso di scoprire tre regioni diverse nelle quali ho capito che ogni territorio possiede la propria forza e la propria identità che fanno del paesaggio un universo pieno di meraviglie. Durante la mia frequentazione di una scuola preparatoria, ho tentato di sviluppare gli aspetti sensibili e artistici al fine di ricollegarli alle mie conoscenze botaniche. Voglio progettare decorazioni ornamentali piene di ricchezza floreale. Il lavoro di squadra è per me un’opportunità di scambio e di miscela culturale che permette di realizzare opere da sogno grazie al contributo di tutti i membri di uno stesso team. Dopo sette anni trascorsi in questo settore di attività, mi sono iscritto all’École Nationale Supérieure du Paysage di Versailles e faccio ora parte dell’agenzia AMT nella quale mi realizzo lavorando sui progetti del futuro."
Nicolas Martin
"Originario del Val d’Essonne, sono studente in paesaggio. Colto, sin da piccolo all’età di sette anni, dall’amore per il giardino, le mie prime realizzazioni nel nido familiare consistevano a tagliare arbusti con forme topiarie o a erigere una scala in ardesia nel giardino dei miei nonni. Questa attrazione crescente per il giardino si è velocemente trasformata in una vera e propria ossessione, spingendomi a volere saperne di più sull’elaborazione dei lavori di pianificazione degli esterni, la conduzione dei cantieri, l’agronomia o la botanica. Di indole curiosa, sia nella mia vita professionale che personale, mi sono interessato molto giovane alla musica. Dopo avere imparato a suonare la batteria e poi il sassofono, suono in una band da molti anni. Durante la mia adolescenza, ho affinato il mio gusto per le arti dello spettacolo diventando prestidigitatore dilettante e confrontandomi con il misterioso ambiente della magia tramite congressi e club privati. Dopo essermi trasferito in Charente-Maritime poi in Costa Azzurra, ho lavorato seguendo uno stage in una tenuta dii lusso, nonché come giardiniere stagionale nella città di Parigi e stagista nei giardini di Villandry. Oltre i miei studi e da quando sono maggiorenne, offro i miei servigi per realizzare lavori di manutenzione dei giardini gestiti in modo autonomo. Durante l’anno di classe preparatoria al concorso di ammissione alle grandes écoles, ho seguito una formazione in disegno e altre tecniche grafiche al fine di proseguire i miei studi e iniziarmi al progetto del paesaggio. Forte delle mie esperienze sul campo e della mia formazione professionale, mi destino oggi alla professione di progettista paesaggista dopo avere ottenuto il Diploma di Stato di Paesaggista all’École Nationale Supérieure du Paysage di Versailles."
Aurélien Ramos
"Sono un prodotto dei paesaggi periurbani del Sud della Francia, il che ha fatto di me un paesaggista che si interessa agli spazi della vita quotidiana e alle pratiche ordinarie. Cofondatore del collettivo Friche and Cheap, ho lavorato per circa dieci anni con l’intento di ristabilire i legami tra gli abitanti della città e il loro ambiente sostenendo progetti cocostruiti di giardini condivisi, giardinetti pubblici collettivi e appropriazione di spazi urbani abbandonati. Ho lavorato tre anni per la città di Bordeaux nell’ambito del PNRQAD [Ri]Centri, come accompagnatore nei processi sperimentali di vegetalizzazione del centro storico e in particolare sullo sviluppo di un progetto di una via-giardino curata dai suoi abitanti. La mia tesi di dottorato, sostenuta in dicembre 2021, costituisce un lavoro di analisi retrospettiva di queste esperienze paesaggistiche. I miei argomenti di ricerca riguardano, oggi, le pratiche quotidiane che contribuiscono a modellare lo spazio e i paesaggi, mediante la manutenzione, la preservazione ma anche mediante la attività ludiche. Oggi, infatti uno dei miei campi di attività riguarda l’aiuto allo sviluppo dei progetti riguardanti i "terreni di avventura", aree di gioco non convenzionali nei quali giocando i bambini costruiscono il loro ambiente. Sono oggi libero docente associato presso l’École Nationale Supérieure d’Architecture et de Paysage di Bordeaux e dal 2017 intervengo regolarmente come insegnante presso l’École Nationale Supérieure du Paysage di Versailles. È proprio lì che ho incontrato Léna, Mathilde, Bruno e Nicolas nell’ambito di un workshop di progetto di cui avevo la responsabilità."