08. L’effet lotus
Il loto è una specie acquatica tipica dell’Asia meridionale, che mette radici nei fondali fangosi di stagni o ruscelli, nei punti in cui la corrente è molto debole. Nella cultura orientale, è considerato un simbolo di purezza, perché pur emergendo da un habitat paludoso, i fiori del loto restano asciutti, lisci e lucenti. I botanici che hanno studiato questo fenomeno hanno scoperto che i fiori e le foglie di queste piante hanno un meccanismo di pulizia naturale: sono totalmente impermeabili. Si parla anche di “effetto loto”. Questa idrofobia è possibile grazie alla struttura superficiale delle foglie, che sono ricoperte da microscopici cristalli di cera. Forma piccolissime punte che costringono l’acqua a restare sospesa. Poiché le gocce non possono aderire alla superficie, scivolano sulla foglia portando via tutto ciò che trova davanti a loro (fango, piccoli insetti, ecc.). Questo meccanismo conferisce alle foglie un aspetto sempre lucido, pulito e asciutto. La sua osservazione è quasi ipnotica. Le goccioline sembrano eseguire una danza che le fa separare e riunire, che le fa muovere e rotolare all’infinito.
Il giardino fa immergere il visitatore nel cuore del fenomeno, in un paesaggio asiatico tipico e sporporzionato. Una distesa brulicante di loto precede un bacino coperto da una foglia gigante. Sfere simili a grandi gocce d’acqua completano questa ricostruzione dell’effetto loto.
PROGETTISTI
Ermelinda Cosenza, Antal Nagy e Aurelio Valentini nel 2013 hanno fondato STUDIO EXTRAMOENIA, un progetto di collaborazioni multidisciplinari nel campo del verde ornamentale. In occasione della loro prima partecipazione al "Festival del Verde e del Paesaggio" di Roma nel 2013, hanno presentato un'installazione chiamata "Gira che ti rigira", grazie alla quale hanno ricevuto una menzione speciale da parte della giuria. A partire da quella prima esperienza condivisa, si sono cimentati nel vasto mondo della progettazione e gestione del verde, affrontandolo anche da varie angolazioni e misurandosi con progetti che spaziano dalla progettazione di complementi d'arredo per esterni e numerosi giardini e parchi privati, fino alla gestione del verde in ville private e parchi storici.
Ermelinda Cosenza si è laureata all'Università di Roma La Sapienza nel 2012. Come proposta di ricerca per la sua tesi di laurea ha presentato un progetto di recupero paesaggistico del Parco Gor'kij, a Mosca, nell'ambito del progetto europeo RKM (Rome Kiev Moscow - Save Urban Heritage). Frequentando il corso di laurea in Architettura del Paesaggio, ha acquisito competenze relative all'elaborazionedi Piani Paesaggistici, al restauro di giardini storici e alla progettazione di parchi e giardini pubblici. Nel corso degli anni ha messo in pratica le sue conoscenze collaborando con diversi architetti e studi d’architettura, cimentandosi al tempo stesso nella composizione architettonica nella progettazione di giardini, e realizzando installazioni in occasione di importanti eventi italiani.
Antal Nagy si è laureato in Furniture Product Design all'Istituto Europeo di Design di Roma nel 2002. Dopo la laurea ha fatto uno stage come designer presso B.F.G.F. DESIGN STUDIOS di Amburgo (Germania) e al D'Arrigo Design Studios di Roma (Italia). Al contempo sviluppa anche un forte interesse per il mondo delle piante, iniziando dapprima a frequentare corsi tematici presso il Parco di Veio, e poi iscrivendosi al corso di laurea di primo livello in Architettura dei Giardini e del Paesaggio e poi al corso di laurea magistrale in Architettura del Paesaggio, laureandosi a Roma presso l'Università La Sapienza nel 2017 e superando l'esame di ammissione per ottenere l'accesso professionale al Collegio degli Agrotecnici. L'amore e la ammirazione per le piante e i giardini lo hanno accompagnato costantemente per almeno dieci anni, portando avanti un costante percorso di ricerca attraverso questo mondo complesso e affascinante.
Aurelio Valentini è un progettista di giardini agrotecnico freelance laureato in Architettura dei Giardini e del Paesaggio all'Università La Sapienza di Roma. In quanto libero professionista, esperto di giardinaggio e progettista di giardini, collabora con diverse aziende del settore e con vivai. Oltre ad aver supervisionato la gestione di diversi parchi e giardini storici tra cui quelli del parco e dell'oasi naturalistica della Tenuta del Porto di Traiano a Fiumicino (Roma), ha collaborato alla gestione fitosanitaria dei Giardini della Landriana di Tor San Lorenzo (Roma) e dei siti UNESCO di Villa d'Este e Villa Adriana a Tivoli. È direttore, nonché segretario con poteri delegati al Verde Urbano presso il Collegio degli Agrotecnici Laureati di Roma, Rieti e Viterbo. Èrappresentante designato alla Consulta del Verde Urbano del Collegio Nazionale, nonché coordinatore delle proposte di modifiche al Regolamento del Verde e del Paesaggio di Roma Capitale. Infine, è docente esperto del corso annuale di Architettura dei Giardini e del corso Hobbistico di Gardening Metropolitano presso la Quasar Design University di Roma.