La condizione umana è ossessionata dalla ricerca dell’equilibrio, che richiede di andare avanti nella vita come un acrobata. Il giardino ideale invita a prendere coscienza del fatto che l’equilibrio è un mito, una ricerca perpetua. Un’inquietante galleria di cipressi pendenti sulla strada crea prima un’impressione di disagio, senza che sia possibile tornare indietro. Si dissipa man mano che si procede attraverso il giardino che conduce ad un’ampia apertura, un trio di frutteti e un tappeto vegetale di fiori bianchi e armoniosi. I melograni dominano astri e anemoni, boccioli d’argento e salvie scintillanti. Eppure, questo paradiso è solo un’illusione. Si osserva come un dipinto attraverso cornici di diverse dimensioni e altezze. Questo distanziamento ci permette di capire come oscilliamo sempre tra le nostre paure e le nostre gioie. Tuttavia, trovano la loro riconciliazione in uno specchio d’acqua. Nel bacino dove scorrono, si diluiscono per diventare finalmente il riflesso di tutti gli elementi presenti.
PROGETTISTI
Berenika PILAROVA, Kateřina SHRBENA, Tereza SLADKA, Václav SUCHAN e David SMID, studenti
Vladimír SITTA, paesaggista, insegnante, responsabile del dipartimento di architettura del paesaggio
CZECH TECHNICAL UNIVERSITY IN PRAGUE, FACULTY OF ARCHITECTURE, DEPARTMENT OF LANDSCAPE ARCHITECTURE
REPUBBLICA CECA
Berenika Pilařová
"Sono una studentessa del programma di Architettura del Paesaggio della Facoltà di Architettura di Praga. Questa scuola mi ha dato l'opportunità di lavorare a vari livelli su innumerevoli progetti di diverso tipo, aiutandomi a capire cosa più mi piace e cosa voglio fare in futuro. Voglio portare il verde nelle città, creando spazi pubblici di alta qualità dove vi sia spazio sia per le persone che per la natura. Ho sempre amato vagare per la campagna, esplorare nuovi sentieri e trovare angoli nascosti nel verde. È per me una fonte di ispirazione. Vorrei creare spazi che ispirino gli altri allo stesso modo."
Kateřina Shrbená
"Studentessa di Architettura del Paesaggio all’Università Tecnica Ceca di Praga, appassionata osservatrice dell'ambiente, amante dei dettagli, frequentatrice della campagna durante le vacanze, ricercatrice di mappe nel tempo libero, sarta autodidatta e appassionata di spazi vaghi, amo lo stimolante lavoro di squadra come quella di cui faccio parte con i colleghi elencati in questa pagina. Ciò che più mi piace del mio campo di studio è la possibilità di influenzare positivamente l'ambiente culturale e quello naturale, creando dei collegamenti tra i due mondi."
Tereza Sladká
"Io e i miei compagni siamo studenti della Facoltà di Architettura di Praga ormai da quattro anni. Mi affascina molto l'architettura del paesaggio per gli sbocchi che offre e per gli innumerevoli aspetti che tocca. Dipende da ognuno di noi quale direzione prendere, le scelte sono infinite. Mi piace perché è una disciplina mai monotona e molto creativa. La cosa che mi interessa di più è il paesaggio su larga scala, un tema attualmente molto trascurato nel nostro paese. Ripristino di foreste, gole, ruscelli, stagni, vie storiche, voglio lavorare su progetti che contribuiscano a restituire almeno qualche frammento di paesaggio. Mi piacerebbe partecipare al recupero del paesaggio perché penso che sia necessario e allo stesso tempo meraviglioso."
Václav Suchan
"Studente di paesaggistica di Praga, esploratore di nuovi orizzonti, amante delle foreste così come delle strutture urbane, ascoltatore di mille atmosfere, appassionato di luoghi dimenticati dove il tempo si è fermato, desideroso di svelare i diversi livelli dei luoghi che ci circondano. La memoria storica, i cambiamenti naturali, i comportamenti umani, il passato impresso nel paesaggio. Coniugare l’armonia tra esseri umani e natura, città e campagna, esigenze attuali e responsabilità. Tanti aspetti che rendono l'architettura del paesaggio così interessante ai miei occhi e nella quale vedo un significato profondo."
David Šmíd
"Studiare architettura del paesaggio presso la Facoltà di Architettura dell’Università Tecnica Ceca mi ha aperto nuovi orizzonti. La varietà di argomenti che possiamo studiare, che spaziano dalla tecnologia alla natura e all'arte, ci consente di concentrarci sulla nostra concezione di architettura del paesaggio. Impariamo come restaurare lo spirito originale del luogo e stabilizzare l'habitat allo scopo di preservarlo per le generazioni future. Credo che ciò che abbiamo appreso possa giocare un ruolo fondamentale nell'impedire la totale destabilizzazione degli ecosistemi che ci circondano. Per il mio team, il tema della perfezione e dell'ideale non risiede in composizioni armoniose, ma quello che facciamo è cercare di rispecchiare il mondo naturale che ci circonda. Un mondo in cui la perfezione è rappresentata dall'equilibrio naturale. Il nostro giardino Acrobate dovrebbe rappresentare questo antico ciclo di ricerca dell'equilibrio, che è costantemente in corso e di cui tutti noi siamo parte."