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Edizione 2010 - Giardini corpo e anima

08. Rêverie dans la nature

published at 14/06/2018

L’identità dell’uomo e la sua soddisfazione personale dipendono dalla sua relazione con l’ambiente. Il bisogno di natura dell’essere umano non è legato solo all’uso materiale dell’ambiente ma anche all’influenza del mondo naturale sul suo sviluppo emotivo, cognitivo, estetico e spirituale.

Rêverie dans la nature, Festival International des Jardins 2010 - © Éric Sander

The Biophilia Hypotesis (Wilson 1984) sostiene che nell’uomo esiste una fondamentale ricerca di natura a base genetica, una naturale tendenza ad affiliarsi ad altri organismi viventi.

Nel corso dell’ultimo secolo la relazione tra l’uomo e l’ambiente naturale si è progressivamente degradata, il che si riflette in un sempre più diffuso malessere individuale e sociale.

Riconnettere l’uomo all’ambiente naturale appare ormai un’urgenza.

Il giardino LA REVÊRIE dans la NATURE è un viaggio nella natura che mette in scena la riflessione e la riconnessione con il sistema naturale attraverso tappe e parametri specifici, che rappresentano le relazioni e le pratiche storiche e antiche tra l’uomo e la natura.

Il culmine dell’esperienza si trova alla fine del nostro giardino, dove la Natura è rappresentata nella sua espressione più intensa: la NATURA SELVAGGIA.

L’uomo vive in mutua relazione con la natura e le altre creature, come gli insetti e gli uccelli, e si sente tutt’uno con l’ambiente.

La società contemporanea dà alla bellezza un valore estetico. Presso gli antichi greci, la bellezza rappresentava l’emozione e i sentimenti. È quanto il nostro giardino desidera esprimere e comunicare ai visitatori. L’uomo può scoprire nuove emozioni grazie alla natura: la biodiversità è un’espressione di bellezza.

L’uomo esiste e agisce in natura secondo dei principi di sostenibilità ecologica che portano alla progettazione di un giardino pluviale per il recupero dell’acqua piovana e di un’aiuola fiorita dedicata alle piante pioniere e alla loro germinazione.

Piante ed elementi naturali sono stati scelti per creare un quadro simile al paesaggio naturale come assortimento di specie e colori, nel rispetto della stratificazione naturale della vegetazione. Nel giardino pluviale si è perseguito lo scopo di ricreare un’atmosfera tipica degli habitat umidi. Qui i colori dominanti sono il verde, il bianco e il blu. Evocano l’acqua e portano alla distensione.

ProgettistI

Francesca FORNASARI, architetto, ed Elisabetta FERMANI, agronoma
ITALIA
 
 

Francesca Fornasari è nata a Milano nel 1980.
Ha studiato architettura al Politecnico di Milano. Nel 2005 si è laureata con una tesi nel campo funerario: «Il giardino del ricordo: un giardino per la dispersione delle ceneri». Si trattava innanzitutto di concepire una forma moderna di ritualità legata a uno spazio spirituale relativo. Nel 2007 ha ottenuto una borsa di studio da parte del l’amministrazione comunale di Milano sui giardini terapeutici, e ha presentato il progetto di un giardino in un ospedale psichiatrico situato vicino a Lodi (MI). Nel 2008 ha seguito un corso di specializzazione all’Università di agraria di Milano sui giardini terapeutici.
Tra il 2006 e il 2009, ha lavorato come assistente al Politecnico di Milano col Prof. M. Vogliazzo ed E. Turetti, per corsi relativi alla progettazione del paesaggio. Questa collaborazione le ha permesso di progredire nelle ricerche e nella formazione professionale.
Nell’aprile 2009 ha vinto il concorso «Il giardino da due soldi » organizzato da Orticola di Lombardia (una grande associazione che ogni anno organizza una mostra mercato di fiori e piante nei giardini pubblici di via Palestro a Milano) in collaborazione con l’A.I.A.P.P, realizzando il suo progetto nei giardini pubblici Indro Montanelli.
Ha sviluppato il proprio lato creativo grazie alla preziosa collaborazione, a partire dal 2004, con una galleria d’arte di Milano, la Galleria Toselli. Nel 2006 la galleria ha ospitato la sua prima mostra individuale. Nel frattempo ha partecipato, come artista, a diverse mostre collettive in Italia, in Europa (Vienna, 2005; Arc-et-Senans, 2005) e negli Stati Uniti (Detroit, 2006; Miami, 2009). Dal 2008 collabora, come redattrice freelance, con una grande rivista Web, www.style.it, nella rubrica di design.
Lavora a Milano come designer di giardini freelance e architetto, e collabora con uno studio di progettazione del paesaggio.

Elisabetta Fermani è nata a Macerata nel 1975. Laureata in scienze agrarie alla facoltà di agraria dell’università di Milano, lavora nel campo della progettazione dei giardini e del paesaggio, per amministrazioni pubbliche e private, e progetta aree verdi su diverse scale.
È particolarmente interessata al paesaggio terapeutico; sin dai tempi dell’università, quando ha messo a punto un metodo di progettazione di aree verdi per i bambini, si occupa di ricerca in ecoterapia e della progettazione di giardini terapeutici per la riabilitazione psicofisica.
Nell’ottobre 2006 e nel settembre 2009 ha organizzato dei corsi di ecoterapia all’università di Genova con degli psicologi e dei paesaggisti. Occasionalmente collabora con il dipartimento d’ingegneria agraria della facoltà di agraria di Milano, nel campo della progettazione dei giardini terapeutici.
È impegnata nella gestione paesaggistica secondo i principi della permacultura, un metodo di progettazione volto alla creazione di zone residenziali e sistemi agricoli sostenibili caratterizzati dalla stessa diversità, stabilità e flessibilità degli ecosistemi naturali.
Innamorata dela natura e del mondo incantato dei bambini, lavora come illustratrice naturalista e collabora con case editrici specializzate in riviste d’arte e di giardinaggio.

PIANTE DEL GIARDINO

Acorus gramineus 'Ogon'
Allium  spp.
Anemone x hybrida
Aquilegia spp.
Artemisia 'Powis Castle'
Aster amellus
Betula nigra
Briza media
Calamagrostis acutiflora 'Karl Foerster'
Calendula officinalis
Carex buchananii
Carex elata 'Aurea'
Carex morrowii 'Ice dance'
Centaurea  montana
Digitalis purpurea
Dryopteris spp.
Echinacea fragrans
Eragrostis spectabilis
Foeniculum vulgare
Foeniculum vulgare 'Purpureum'
Fragraria vesca
Gaura lindheimeri
Geranium hybrids 'Jolly Bee'
Heuchera 'Caramel'
Heuchera 'Lime Rickey'.
Heuchera 'Marmelade'
Lonicera caprifolium
Malva sylvestris
Mathricaria chamomilla
Melica ciliata
Mentha spp.
Miscanthus sinensis 'Flamingo'
Miscanthus sinensis 'Gracillima'
Panicum virgatum
Pennisetum setaceum
Pennisetum setaceum 'Rubrum'
Phormium tenax
Phyllostachys aurea
Phyllostachys nigra
Pimpinella anisum
Plantago media
Rheum officinale
Ribes spp.
Rosa spp.
Salvia officinalis 'Purpurascens'
Salvia splendens
Silene vulgaris
Stipa tenuissima
Thymus  serpillum
Thymus citriodorus
Thymus vulgaris
Urtica dioica
Vitis vinifera
Rêverie dans la nature, Festival International des Jardins 2010 - © Éric Sander
Rêverie dans la nature, Festival International des Jardins 2010 - © Éric Sander
Rêverie dans la nature, Festival International des Jardins 2010 - © Éric Sander
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Acquistata dalla Regione Centro nel 2007, la Tenuta di Chaumont-sur-Loire è diventata un luogo irrinunciabile nel campo dell’arte e dei giardini. La triplice identità della Tenuta: patrimoniale, artistica e giardinieristica ne fa un luogo singolare nel circuito dei castelli della Loira.

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