Gloria Friedmann

Gloria Friedmann nasce nel 1950 a Kronach, in Germania. All’età di 27 anni lascia il suo Paese natale per stabilirsi in Francia. Artista autodidatta, ha esplorato un’ampia gamma di pratiche, tra cui scultura, pittura, installazione e performance... Alla fine degli anni Settanta si dedica alla fotografia e in particolare agli autoritratti, in cui si ritrae in edifici in disuso. Poi, all’inizio degli anni Ottanta, si dedica alla scultura, creando opere che ricordano la natura utilizzando elementi della produzione industriale. I prodotti industriali assumono per lei una dimensione narrativa ed emotiva.

Fin dai primi anni 2000, la figura umana ha ossessionato il suo lavoro. Personaggi in argilla o gesso, marionette, ritratti di folla: gli esseri umani possono anche apparire sotto forma di ossa e scheletri, o addirittura di teschi, che ricordano inevitabilmente la Vanità. Gloria Friedmann non smette di osservare il nostro ecosistema e i nostri atteggiamenti/abitudini. Non abbiamo forse pensato a lungo alla natura come a qualcosa di separato da noi, qualcosa che possiamo influenzare, che possiamo usare senza limiti? Sia nei suoi tableaux vivants che nelle sue sculture, l’artista sfida questa apparente discontinuità che caratterizza il pensiero moderno. Mettendo insieme elementi apparentemente incompatibili della vita quotidiana, l’opera di Gloria Friedmann si rivolge ai visitatori come uno specchio, invitandoli a riconsiderare il loro stile di vita e il loro atteggiamento nei confronti della natura.

Gloria Friedmann è rappresentata dalla Galerie Ceysson & Bénétière.