Scuderie
C. Safia Hijos
"Supernatures"
published at 04/02/2021
“Sto lentamente creando il mio giardino interno, per metà vegetale e per metà animale, da appendere alle pareti della casa. È tutta questione di ornamenti, e qui tutto si fonde un po’: il rococò della “fleurisserie” della Pompadour, gli arabeschi vegetali dei Grotesque, i limoni brillanti di Luca Della Robbia, le ghirlande di fiori e foglie che decorano le facciate delle città, le squame e gli artigli delle chimere e persino Sonic il riccio di un videogioco...
La letteratura per bambini con “Nel paese dei mostri selvaggi” di Maurice Sendak è presente anche attraverso la comparsa inconsapevole della natura nello spazio interno e questa frase, “Quella notte nella camera di Max spuntò una foresta”, risuona nell’installazione.
Sempre nella cultura popolare, c’è questo film inglese “La foresta di smeraldo” di John Boorman, un insuccesso degli anni ‘80, il cui titolo piuttosto poetico è l’unica cosa da ricordare, soprattutto perché evoca il colore e la profondità di questa pietra preziosa che possiede anche un giardino interno, inclusioni che la rendono così bella e che ho voluto evocare attraverso gli smalti che ricoprono le sculture.
Per la forma sproporzionatamente allungata dei pezzi, mi piace fare una discreta allusione alla filosofia del Giardino di Epicuro. Le finestre romane che si affacciano sui giardini erano apparentemente strette per fornire una sensazione di piacere e di suavitas alla vista del giardino. È quanto racconta uno dei miei autori preferiti, Pascal Quignard in “Le sexe et l’effroi” da cui traggo spesso ispirazione. Scrive: “Cosa è un giardino a Roma? ...Stare immobile come le foglie prima del temporale”. L’argilla pietrificata delle mie ceramiche gli rende omaggio.
Infine, tengo vicino a me questo verso pieno di speranza di Wilhelm Müller e Franz Schubert tratto da Viaggio d’inverno: “Wann grünt ihr Blätter am Fenster?” (Quando rinverdiranno le foglie davanti alla mia finestra?)“ Safia Hijos
DATI BIOGRAFICI
Safia HIJOS
FRANCIA
Safia Hijos vive e lavora a Nîmes. Dopo gli studi di legge e qualche anno come consulente, decide di dedicarsi completamente alla ceramica. Consegue la laurea specialistica in Ceramica a La Cambre, Bruxelles, nel 2014.
Nel 2019, la sua installazione Émeraude supersonique, sonique et aux feuilles rouges riceve il Grand Prix alla Biennale di Vallauris.
Oggi la ceramista lavora nel suo studio, espone regolarmente in Europa e altrove e insegna occasionalmente in diverse istituzioni.