Nicolas Lenartowski

Nicolas Lenartowski sorvola la Loira, sito iscritto nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, a bordo di un piccolo aereo, per scattare le sue fotografie aeree.

Il territorio della Loira offre una luce unica al fotografo che ha saputo intravedere, nei meandri di questo maestoso fiume, incredibili quadri astratti. Il soggetto diventa materia. Anche se le immagini di Nicolas Lenartowski si inseriscono risolutamente nell’astrazione, sono vere e proprie fotografie della realtà e della natura a immagine e somiglianza dei quadri di Olivier Debré.

Banchi di sabbia, acque basse e alte, vegetazioni mobili di un grande fiume mobile come la Loira, sono trasfigurati e sublimati dallo sguardo e dall’obiettivo dell’artista.

Reporter fotografico indipendente, Nicolas Lenartowski ha realizzato numerose opere fotografiche condividendo il lavoro di pescatori a bordo di uno degli ultimi pescherecci in legno ancora in servizio nel mare d’Irlanda o quello dei meccanici sulle petroliere o le navi da carico merce vivendo la vita quotidiana di questi carbonai.

L’incontro con un biologo canadese lo spingerà a prendere il volo per il Nouveau-Brunswick da dove tornerà con i suoi primi lavori fotografici di carattere etnologico realizzati, in particolare, presso gli Indiani Mi’kmaq. Il suo sguardo si è anche portato sulla natura che è andato a fotografare nei grandi spazi canadesi. Immerso nella natura, ha potuto vivere a tu per tu con un orso nero, nuotare con le foche sull’isola d’Islay in Scozia, accarezzare i grandi delfini bianchi dell’arcipelago di Molène o rimanere immobile davanti a una muta di lupi affamati.

Lavora con lo scrittore e giornalista Philipe Huet, collabora con numerose riviste riguardanti l’ambiente e la protezione della fauna selvatica come “Terre Sauvage, Horizon Nature, Pyrénées Magazine, Trente Millions d’amis, Image DOC…”. Collabora anche con numerosi editori come Jacques Hesse, Belin, La Martinière - Le Seuil ed in particolare con le edizioni Delachaux & Niestlé con la  pubblicazione di libri. Lavora con le squadre televisive di “Ushuaïa Nature” e di “Thalassa”. Nell’agenzia SIPA Presse, stringe amicizia con Kazem Bayram, illustre reporter  presso il  “National Geographic” che lo aiuterà a sublimare le sue fotografie.