Stagione d’arte 2023/2024
Chaumont-Photo-sur-Loire
18 NOVEMBRE 2023 - 25 FEBBRAIO 2024
Che cos’è la natura? Che cos’è la fotografia? Quali sono i loro legami con l’architettura? Ogni anno, Chaumont-Photo-sur-Loire propone risposte singolari a queste domande. Risposte che sono né dotte, né teoriche bensì sensibili. Immagini che raffigurano la natura e che ci rivelano alcuni segreti, sia sul soggetto fotografato che su colui che scatta la fotografia o sul mezzo in sé.
Questa sesta edizione di Chaumont-Photo-sur-Loire riunisce sei artisti che l’attrazione per la natura ha reso poeti e maghi. Che abbiano scelto di osservarne un particolare o di abbracciare un intero paesaggio, non discettano, ma rimangono, ciascuno per quanto li concerne, ai margini di un tempo che ci offrono in condivisione. Fuori da qualsiasi contesto, l’immagine parla da sé.
Senza punti di riferimento, l’occhio si dà da fare, mentre la mente si entusiasma spinta dalla curiosità. Che cosa osserva? Semi come gioielli, alghe come edere, architetture come paesaggi. Quando il cielo scompare nel mare, gli alberi si stagliano su un orizzonte bianco. La poesia è il solido filo che conduce gli sguardi da un’opera all’altra, da un artista all’altro.
Se ogni edizione di Chaumont-Photo-sur-Loire è un’occasione per attirare l’attenzione dei visitatori sul carattere prezioso e fragile della natura, questa sesta edizione è volutamente più silenziosa e meditativa, qualità atte a provocare la meraviglia anziché la presa di coscienza, dato che siamo profondamente convinti che la nostra società ha bisogno di bellezza e dolcezza.
Nelle gallerie alte del Castello, Éric Poitevin presenta sottoboschi, alberi e altre piante secche. Questo grande artista francese, che rivisita attraverso la fotografia i vari generi della storia dell’arte – ritratto, paesaggio, natura morta, nudo –, ha una predisposizione per cogliere il momento e avviare un dialogo con il visitatore.
In un tutt’altro registro, l’altrettanto famoso fotografo coreano Bae Bien-U espone ancora una volta magnifici paesaggi nella Tenuta di Chaumont-sur-Loire. Conosciuto in Francia per le sue misteriose foreste, immortalate in primi piani, presenta le vaste distese della serie Orum, immagini di colline vulcaniche dagli aspetti pittorici.
Sempre nelle gallerie alte, il fotografo ha la triplice nazionalità – canadese, italiana e serba –, Ljubodrag Andric si impossessa della galleria bassa con immagini di architettura, come sopraffatta dalla natura. Totalmente decontestualizzate, si presentano come enigmi di materia e luce, veri e propri echi d’altri tempi.
La serie Graubaum und Himmelmeer proposta da Loredana Nemes è, anch’essa, accattivante. Affascinata da Rügen, la più grande delle isole tedesche del Mar Baltico, l’artista di origine rumena ci trascina nella propria meraviglia e ci fa scoprire paesaggi mozzafiato. Nell’asineria, le sue fotografie, composte come dipinti, mostrano il maestoso ciclo delle stagioni.
Nicolas Floc’h ci invita a fare un altro viaggio eccezionale, nella Corte Agnès Varda dove l’artista francese presenta Initium Maris, una selezione di immagini di lussureggianti foreste sottomarine realizzate in Bretagna. Contrariamente all’abituale iconografia sottomarina, le sue splendide fotografie in bianco e nero iniziano alle meraviglie così sconosciute degli oceani e fungono contemporaneamente da leva all’immaginazione.
Per chiudere questa 6a edizione di Chaumont-Photo-sur-Loire, speriamo sorprendervi ancora una volta con una serie eccezionale di fotografie realizzate da Thierry Ardouin. Dal 2009, il fotografo francese nutre un forte interesse per il mondo dei semi. Risultato di una messa a fuoco molto delicata e da un tempo lungo di scatto, ogni immagine è una straordinaria scoperta di uno di questi semi. Per fare in modo che la bellezza insemini il mondo.
Chantal Colleu-Dumond
Curatore di Chaumont-Photo-sur-Loire