25. Sculpture de verre
DALE CHIHULY
Le sculture di vetro colorato di Dale Chihuly sono rappresentate nelle collezioni di oltre duecento musei in tutto il mondo. Dopo grandi giardini britannici ed americani, l’artista ha accettato di presentare a Chaumont-sur-Loire magnifici cristalli blu.
Blue Polyvitro Crystals dimostra l’innovativo approccio ai materiali di Chihuly. Il nucleo dell'installazione misura oltre tre metri d’altezza ed è composto da 13 cristalli blu traslucidi di Polyvitro e acciaio, con nove cristalli aggiuntivi galleggianti nel laghetto circostante. Polyvitro è il termine utilizzato dall’artista per indicare un materiale plastico calcato su cristalli individuali, simile a rottami di vetro. Alcuni dei primi esperimenti di Chihuly con questo materiale – il quale, essendo più leggero, consente all’artista di lavorare questa forma su larga scala – furono presentati in occasione della sua esposizione di riferimento, Chihuly in the Light of Jerusalem 2000.
Blue Polyvitro Crystals fu creato per l’esposizione del giardino di Chihuly del 2006, Chihuly at the Missouri Botanical Garden, e fu presentato in occasione di mostre successive, tra cui Chihuly in Denver (2014) e Chihuly at New York Botanical Garden (2017).
PROGETTISTA
Nato nel 1941 a Tacoma, Washington, Dale Chihuly si è interessato al vetro durante i suoi studi di decorazione interna presso l’Università di Washington. Dopo l’ottenimento del suo diploma nel 1965, Dale Chihuly segue il primo programma di studi – del paese – sul vetro presso l’Università del Wisconsin. Prosegue i suoi studi presso la Rhode Island School of Design (RISD), scuola nella quale, successivamente, istituisce il primo corso di studio del vetro e nella quale insegna per una decina di anni.
Nel 1968, dopo l’ottenimento della borsa Fulbright, parte studiare le tecniche del vetro nella manifattura Venini a Venezia. Osserva la maniera con la quale gli Italiani soffiano il vetro, il che influisce considerevolmente il suo modo di lavorare. Nel 1971, Dale Chihuly co-fonda la Pilchuck Glass School nello stato di Washington. Grazie a questo centro internazionale del vetro, diventa il leader dello sviluppo della creazione artistica del vetro.
Il suo lavoro figura in più di 200 collezioni museali in tutto il mondo. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui due borse di studio del National Endowment for the Arts e dodici dottorati ad honorem.
Dale Chihuly ha creato più di una dozzina di serie molto conosciute, tra cui Cylinders and Baskets negli anni ‘70, Seaforms, Macchia, Venetians e Persians negli anni ‘80, Niijima Floats et Chandeliers negli anni ’90 e Fiori negli anni 2000. Ha anche realizzato grandi installazioni architettoniche. Nel 1986, il suo lavoro è stato accolto con tutti gli onori durante l’esposizione personale Dale Chihuly objets de verre che ha presentato al museo delle Arti Decorative di Parigi. Nel 1995, per l’esposizione Chihuly Over Venice, ha creato sculture di vetro in manifatture della Finlandia, dell’Irlanda e del Messico che ha successivamente installato sui canali e nelle piazze di Venezia.
Nel 1999, ha presentato, Chihuly in the Light of Jerusalem. Più di un milione di visitatori si sono recati al Tower of David Museum per vedere le sue installazioni. Nel 2001, il Victoria and Albert Museum di Londra ha proposto un’esposizione intitolata Chihuly at the V&A. Il fascino che nutre Dale Chihuly per le serre si è tradotto con una serie di esposizioni negli stabilimenti botanici. Il suo Garden Cycle (ciclo di esposizioni riguardanti i giardini) è iniziato nel 2001 presso il Garfield Park Conservatory a Chicago. Dale Chihuly ha esposto nei giardini botanici reali di Kew, vicino a Londra, nel 2005. Altre esposizioni importanti sono state presentate all’Young Museum di San Francisco nel 2008, al Museum of Fine Arts di Boston nel 2011, e al Montreal Museum of Fine Arts nel 2013, al Royal Ontario Museum di Torontonel 2016, e al Crystal Bridges Museum of American Art di Bentonville, Arkansas nel 2017. Un’esposizione di lunga durata, Chihuly Garden and Glass, ha iniziato al Seattle Center nel 2012.