04. PÉCHÉS VIRTUELS
Il XXI secolo esita tra il reale ed il virtuale. I peccati capitali hanno, oggi, una realtà assai diversa di quella dei peccati di una volta. Il peccato supremo è costituito dal mondo virtuale.
Mettendo in scena un conflitto di spazio «natura/immagine» ed un’espressione di «straripamento/ritegno», questo giardino propone una gioiosa illustrazione di un purgatorio e di un paradiso riconciliati.
Ci immerge in un eden fatto di vegetali liberi ed ondulanti. Due grandi ali fotografiche, memoria di un angelo decaduto perso in una bellissima natura selvatica, illustrano i nostri peccati fittizi, quadro all’interno del quale si esprime una nuova natura magica ed allucinata.
PROGETTISTI
Da sinistra a destra: Anne Marie Arbefeuille, Pierre Froissac e Gérard Pontet
Anne Marie Arbefeuille è diplomata dalla Scuola Nazionale Superiore delle Arti Applicate e dei Mestieri d’Arte di Parigi in Espressione Visiva. Si è specializzata nello studio dei mobili antichi e degli oggetti d’arte presso l’Istituto degli Studi Superiori delle Arti di Parigi. Specialista di scenografia teatrale presso l'Atelier Daniel Louradour, è anche decoratrice e pittrice di scena (ADAC di Parigi). Parallelamente, svolge un’attività di scenografa libera professionista curando progetti di esposizioni culturali ed industriali. Fotografa indipendente e Direttrice Artistica libera professionista, realizza da più di 10 anni lavori fotografici incentrati sulle arti plastiche. Propone a svariate gallerie e saloni i suoi soggetti di predilezione che hanno, spesso, a che fare con la rappresentazione dell’universo minerale e vegetale. Inoltre, è sempre lanciata nella ricerca ininterrotta di quei attimi magici dove la fotografia, le arti grafiche e l’immaginario finiscono col formare un tutt’uno.
Pierre Froissac ha seguito una formazione di «costruttore di plastici architettonici». Specializzato in trucchi e effetti speciali per il cinema ed il mondo dello spettacolo, diventato «model maker», per la fotografia. Parallelamente, lavora nel campo delle arti plastiche-volume per svari settori professionali (pubblicità, arredamento, lusso...) che richiedono una rappresentazione tridimensionale dei concetti artistici e industriali. Libero professionista, collabora dal 1980 con numerosi artisti e designer. Realizza prototipi in partnership con l’industria, il settore automobilistico e dei trasporti, le scuole d’arte mettendo il suo know-how tecnico e la sua inventiva al servizio dei creatori. Appassionato di natura, lascia regolarmente Parigi onde praticare la cosiddetta pesca «prendi e rilascia» che rappresenta per lui una vera e propria evasione tra acqua, ecologia e patrimonio artistico.
Gérard Pontet è il discendente di una famiglia di orticoltori, fiorai e paesaggisti, da ormai due generazioni, installata nelle vicinanze di Parigi. È diplomato della Scuola d’Orticoltura del Breuil (Promozione 1965). Ha lavorato per 3 anni presso un’impresa di produzione orticola. e svolto la maggiore parte della sua vita professionale presso una società che curava la realizzazione di paesaggi esterni ed interni. Lavorando sia in veste di caposquadra che di direttore dei lavori, ha investito tutte le sue energie nella ricerca e nello sviluppo, nonché nella formazione aziendale. Appassionato di botanica e di piante di cui ama conoscere la vita ed il modo di coltivazione,