Galleria del Fienile
Stéphane Erouane Dumas
"Cliffs"
published at 15/11/2018
I quadri di Stéphane Erouane Dumas diffondono le impronte lasciate dal tempo nei vari strati delle falesie gessose della Normandia che l’artista dipinge ininterrottamente da anni. Costruisce, a partire dalla materia, una composizione ritmata da anfrattuosità elegantemente messe in risalto dai giochi della luce e dalle variazioni dei colori. Con il passare degli anni, è venuta a crearsi una strana alchimia tra il pittore ed il suo soggetto prediletto riprodotto nei suoi quadri con pigmenti di polvere di marmo e colla di pelle, di volta in volta grattati, cancellati e ricoperti fino ad ottenere le variazioni di trasparenza e di materia ricercate. “Il mio approccio è prima di tutto plastico. Devo sentire la potenza del soggetto. Bisogna che il soggetto mi doni tutto al fine di permettermi di proporre la mia visione”. Stéphane Erouane Dumas
“Le opere di Stéphane Erouane Dumas abbracciano l’assenza... Un’assenza nuda ed avida che cancella tutto quello che gravita ciecamente attorno alle illusioni del mondo. Ogni suo quadro rende eterno un istante unico imprigionato in una realizzazione sempre imminente e sempre differita. Si crea qualcosa d’inquietante e d’incredibile che richiama gli impensabili inizi del mondo. In principio, c’erano le falesie e le lente respirazioni venute da fuori... Nei veli e nelle numerose pieghe delle opere, si intravedono la tensione stesa, la densità ultima della materia – catturate persino nelle loro immobili screpolature – sorda presenza di sorgenti convulsive venute improvvisamente da epoche remote, laddove vengono vissute le forze nascoste dalla profonda condizione mentale sotto il leggero scalpello dei lontani chiarori”. Christian Noorbergen, 2010.
“La familiarità di Stéphane Erouane Dumas con i colossali elementi dei paesaggi della Senna Marittima ha ispirato l’artista spingendolo a concepire un progetto un po’ come facevano gli artisti del Rinascimento, costretti ad elaborare il processo che avrebbe permesso loro di realizzare i loro affreschi, prima di lanciarsi nella pittura. Ha quindi trascorso lunghissime settimane mettendo a punto un sistema fatto di ponteggi, cavi e pulegge al fine di dipingere ventinove pannelli di un metro trenta di larghezza e quattro metri d’altezza nei suoi atelier parigino e normanno, provando le varie qualità di carta scegliendo quindi la carta Canson “Montval di 300 grammi e radunando accuratamente tutti gli elementi sparsi ed integrati il più vicino possibile all’ondulazione grafica desiderata. Il suo lavoro, durato due anni, è cominciato con studi realizzati con matite a mine di piombo ed è proseguito con la messa a punto di un plastico a colori. Infine, si è lanciato nella fase prettamente pittorica trascorrendo lunghe ore nei suoi atelier. I giganteschi pannelli ricoperti di pittura all’olio, pezzi verticali di un puzzle gigante di trentotto metri di lunghezza, hanno visto la luce dando un’opera astratta colore gesso composta da sole rosso e bianco e da lichene”. Alice Morgaine
DATI BIOGRAFICI
Stéphane-Erouane DUMAS
FRANCIA
Nato a Boulogne Billancourt in Francia il 12 aprile 1958, Stéphane Erouane Dumas è diplomato della Scuola Nazionale Superiore delle Arti Decorative di Parigi. Vive e lavora a Parigi ed in Normandia.
Ha anche illustrato numerose opere delle Edizione Fata Morgana tra le quali Le Triglie di André Pieyre de Mandiargues (2004), Il bambino che non capisce di Henri Thomas (2006), Profumi di Eryck de Rubercy (2009) o Scritto a Carrouge di Gustave Roud (2011).
Pittore di grande talento, è regolarmente invitato a presentare le proprie opere in Europa nell’ambito di esposizioni personali.