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La camera detta di Ruggieri

published at 20/10/2022

Questa camera viene così chiamata a causa del segno raffigurato sulla cappa del camino: la lettera greca delta (iniziale di Diana) e tre cerchi o tre lune piene. Questa scultura è stata dapprima interpretata come un simbolo cabalistico di Ruggeri, uno degli astrologi della regina Caterina de’ Medici, ma potrebbe anche essere un’evocazione di Diana di Poitiers, dato che Diana, nella mitologia romana, era considerata essere la dea della luna.

Un letto a cielo sospeso della fine del XVII secolo, un ritratto del XVII secolo che presumibilmente raffigura Cosimo Ruggieri, una curiosa cattedra del XV secolo che riflette, con i suoi tre diversi piani, la posizione gerarchica del signore e della sua famiglia o la posizione dei membri del clero, e una seggetta e uno stipetto apribile con cassetto e ribalta con serratura del primo quarto del XVII secolo completano l’arredamento di questa camera.

La stanza contiene un camino policromo del XVI secolo che ricorda che tutti i camini erano una volta dipinti, e pareti costruite sia in mattoni che pietre, secondo un processo molto in uso all’inizio del XVI secolo.

 

Cosimo o Como Ruggeri
Nato a Firenze, è figlio di un medico, astrologo e indovino: Roger l'ancien (Ruggiero il Vecchio). Portato in Francia da Caterina de’ Medici, diventa il suo confidente e consigliere, esercitando su di lei una considerevole influenza.
Viene attribuito a Ruggieri un certo numero di predizioni. Avrebbe affermato a Caterina de’ Medici che sarebbe diventata regina di Francia (quando era sposata con Enrico II che era all’epoca solo il fratello minore del re in carica) e che avrebbe avuto 10 figli nel momento in cui lei si credeva sterile.
È nel Castello di Chaumont che si sarebbe svolta una delle sue predizioni più note: l’incontro tra Ruggieri e Caterina de’ Medici. Gli storici non sono pienamente d’accordo sulla sala nella quale avrebbe avuto luogo questo appuntamento. Tuttavia, secondo Félibien (architetto e storiografo francese del XVII secolo), questa sala si affiancava sulla Loira e si trovava quindi sia nell’ala nord distrutta nel 1750, sia nella torre San Nicolò, sempre al proprio posto.
I tre visi dei figli di Caterina de’ Medici sarebbero apparsi successivamente in uno specchio ed avrebbero compiuto un numero di giri pari a quello degli anni di regno di ognuno dei tre re: Francesco II (1 giro), Carlo IX (14 giri) ed Enrico III (15 giri). Alla morte di quest’ultimo nel 1589, senza discendenza, la dinastia dei Valois si estinse e il potere passò nelle mani dei Borboni, con l’avvento del re Enrico IV.
Cosimo Ruggieri avrebbe anche predetto a Caterina de’ Medici che sarebbe morta "nei pressi Saint-Germain", il che avrebbe indotto la regina a interrompere la costruzione del Palazzo delle Tuileries, situato vicino alla chiesa di Saint-Germain l’Auxerrois e giustificato la sua precipitosa installazione, nel 1572, in quello che sarebbe diventato l’Hôtel de la Reine. La regina madre morì il 5 gennaio 1589 al castello di Blois. Il confessore chiamato per darle l’estrema unzione si chiamava Julien de Saint-Germain.
Ruggieri era non solo un grande specialista degli astri ma era anche a conoscenza di altri metodi magici: lettura nelle viscere degli animali, specchi magici, incantesimi con spilli conficcati in figurine di cera.
Gli autori del XIX secolo sono in gran parte responsabili di questa leggenda, primo fra tutti, Honoré de Balzac con La Fiducia di Ruggieri e Il Segreto di Ruggieri. Questi romanzi storici tratti dagli "studi filosofici" in cui si occupa di Caterina de’ Medici, sono il punto di partenza di una vasta e variegata letteratura che modellerà il mito di Ruggieri, e attribuirà all’astrologo un padre "Ruggieri il Vecchio" e un fratello "Laurent", sebbene l’esistenza di questi personaggi non sia incontestabilmente provata.
 
Gabriel-Louis Pringué, scrittore ed amico intimo dei de Broglie, soggiorna regolarmente a Chaumont. Sentiamo cosa racconta nel suo libro Trente ans de dîners en ville (Trent'anni di cene): "Ho tentato di sorprendere la sarabanda di fantasmi e spettri in fuga dalle scale segrete del Castello. Ruggieri vi distillava veleni nei flaconi ancor oggi racchiusi nella sua stanza, mentre intravedeva negli astri, l'avvenire della Francia …"
 

 

Plastico dell’ala Est e della Cappella
Questo plastico, costituito da cinque pezzi in gesso dipinto, è stato realizzato nel 1878 su richiesta del principe Enrico-Amadeo de Broglie, dall’architetto Paul-Ernest Sanson e dallo scultore Antoine Margotin, al quale si deve anche il camino neogotico della sala da pranzo.
Il principe de Broglie si reca piuttosto di rado a Chaumont per verificare l’andamento dei lavori di restauro. Questo plastico spedito al palazzo signorile dei Broglie, situato a Parigi al 10 della via Solférino, permette al principe di convalidare o rifiutare le proposte architettoniche di Paul-Ernest Sanson.
Sanson prevede il ripristino delle passarelle delle facciate Ovest e Est al secondo piano con una decorazione di conchiglie retrospettivamente ispirata ai cornicioni dell’ala Francesco I a Blois e di altri edifici regionali (a Beaugency, Orléans…). Prevede anche di ripristinare i lucernari ed eliminare la bordura sommitale della cappella.