19. Le cocon végétal

Il giardino ideale è risparmiato dall’intervento dell’uomo, è uno spazio di natura preservata, come la crisalide della farfalla. Questo bozzolo, teso con fili bianchi su una struttura metallica a forma di cupola, dà origine a uno spazio forestale di tipo primario: una foresta vergine vi simboleggia la resilienza della natura di fronte all’attività umana.

Sotto la protezione di questo bozzolo, alberi e piante si sviluppano liberamente. Delle specie pioniere, ma anche una vegetazione autoctona, prosperano e creano un’area di rifugio per la biodiversità. Colonizzando il loro ambiente, le rampicanti fuggono gradualmente dalla cima della cupola: luppolo, caprifoglio e clematidi sono pronti a conquistare altri spazi... Resistente al riscaldamento globale, uno stagno porta freschezza a questo rifugio naturale. La passeggiata può prolungarsi all’ombra attraverso il riposo e la contemplazione, grazie alle panchine presenti lungo il percorso. Al di fuori della cupola, l’intervento umano ha degradato la natura. I vegetali sono ostili, spinosi e tortuosi. Sopravvivono senza riuscire a dominare il minerale.

L’intenzione di questo giardino è di ricordarci che l’uomo non deve distruggere la natura, né per il suo conforto né per i suoi interessi personali, che sono per definizione effimeri. Resta ancora da inventare un mondo, in cui la convivenza sia possibile. La natura era lì molto prima di noi, è nostro dovere verso tutti noi prendercene cura. Minacciata di scomparire, ci condanna anche noi.

 

 

"Mi chiamo Gaël Alexis Lefebvre e sono nato nel 2001 a Charleville Mézières, città situata nel dipartimento delle Ardennes. Mio padre è ingegnere e mia madre è incaricata di affari. Ho anche una sorella maggiore che ha 4 anni più di me. Dalla mia nascita fino ai miei 20 anni, ho abitato a Givet, una cittadina di confine con il Belgio situata nella punta delle Ardennes. Ho traslocato quest’estate in Aquitania, vicino a Bordeaux dove intendo ritrovare i miei genitori non appena avrò finito i miei studi. Sin da piccolo, il mio spazio di gioco e meraviglia è stato la natura. Ho trascorso molto tempo nel giardino dei miei genitori e anche assieme a mio nonno che vive in campagna. Mi sono dapprima interessato alle farfalle. Per soddisfare la mia curiosità, dovevo conoscere anche le larve da cui provengono e mi sono interessato pian pianino all’ambiente nel quale vivevano. Ho quindi voluto conoscere meglio i ragni, gli insetti stecchi, ne ho allevato, e poi le piante carnivore di cui possiedo alcuni esemplari. Mi piacciono anche molto le piante epifite. Per aprire la mia mente culturale e artistica, ho praticato la musica ma mi sono maggiormente cimentato con la pittura. Nel club nel quale andavo ogni mercoledì, mi hanno fatto scoprire supporti e colori di ogni genere. Inoltre, si dava una grande importanza alla creatività e ciò mi ha aiutato a trovare la mia vocazione alla fine della terza elementare. Una scolarità generale non faceva per me. Volevo capire, toccare, creare ambienti naturali e mi sono orientato, abbastanza naturalmente, verso l’orticoltura, Ho ottenuto il mio baccalaureato professionale nel 2019. Avendo acquisito una buona conoscenza delle piante e del loro ambiente, per completare la mia formazione e arricchire la mia creatività, ho scelto di preparare un Baccellierato in Architettura dei Giardini e del Paesaggio, corso che seguo attualmente presso l’Institut Supérieur Industriel agronomique (ISIa) in Belgio. Il mio amore per la natura e il suo ambiente è anche presente nelle mie due passioni. La prima, l’escursionismo, mi permette di condividere con altre persone i luoghi e gli ecosistemi che ci circondano. La seconda, l’immersione subacquea, dove seguo attualmente una formazione di educatore, mi consente di iniziare altre persone a questo sport e soprattutto di inculcare i valori di rispetto dell’ambiente acquatico. La Natura in tutte le sue forme è il mio spazio di gioco. Rivelarla e rispettarla è il mio leitmotiv."

”Mi chiamo Marvin Demaude e ho 22 anni. Vengo da Saint-Ghislain in Belgio nella provincia del Hianaut, una piccola città situata tra Mons e la frontiera francese. Ho fatto 3 anni di matematica – scienza dura fino alla quinta secondaria all’Istituto Saint-Joseph di Saint-Ghislain per infine cambiare direzione e scegliere la sezione natura e foresta. Mi sono, quindi, iscritto alla Quinta Tecnica di qualifica nella sezione ‘natura e foresta’ all’Istituto Provinciale d’Insegnamento Secondario d’Ath. Il mio lavoro al termine degli studi secondari si è concentrato sulla gestione e la sorveglianza di un ambiente forestale. È stato effettuato in una parcella del bosco dell’Intercomunale d’Havré vicino a Mons sotto la direzione del Signor Antoine Roland, guardia forestale della DNF. Attualmente sto proseguendo i miei studi in architettura paesaggistica e dei giardini alla Haute École Charlemagne, l’ISIa di Gembloux. Nel corso dei miei studi e i miei stage ho acquisito delle conoscenze sui lavori forestali ( abbattimento, martellata, cubatura, inventari, potature, censimenti di selvaggina…) ma anche sulla gestione dei luoghi naturali, della pesca, della caccia nonché della flora. Con la mia attuale formazione spero fondare la mia azienda per occuparmi dello sviluppo dei giardini in uno spirito ecologico ed estetico.”