A. Quayola
"Effets de soir" e "Pointillisme"
L’opera di Quayola, creazione mondiale che risponde a una commissione specifica della Tenuta e finanziata dalla Regione Centre-Val de Loire, inaugurerà una nuova galleria situata nell’ala est del Castello, frutto di un importante lavoro di restauro dei pavimenti e di alleggerimento del carico. Questo nuovo spazio di 300 m2 non era mai stato aperto al pubblico.
Grazie alla sua incredibile padronanza delle tecniche digitali e alla sua vasta cultura pittorica, Quayola oscilla costantemente tra arte e natura, tra pittura ed elementi vegetali.
Usa i paesaggi come punto di partenza e come pretesto per creare profondo spettacolo e movimento. Deviando l’analisi dell’immagine e gli algoritmi di manipolazione, rivisita l’immagine fotografica e propone modalità alternative di visione e sintesi. Paesaggi familiari, filmati in altissima definizione, sono presentati con un’enfasi particolare sui dettagli e sulle forme antropomorfe degli alberi. Con l’aiuto di un software specifico, l’aspetto dettagliato del fogliame è ridotto a una massa bidimensionale che tende all’astrazione. Quando i contorni degli alberi e degli arbusti si confondono, la natura diviene densa e quasi impenetrabile. La composizione che ne risulta è quindi suggestivamente sospesa tra rappresentazione e astrazione, tra la profondità del paesaggio naturale e la superficie dello schermo. In contrasto con questa immagine, le rappresentazioni grafiche grezze di colore e movimento si susseguono poi, in un certo ordine, per ricordarci cosa c’è effettivamente sotto la superficie. L’artista rende omaggio alla tradizione moderna dell’arte occidentale, che parte dal paesaggio per rivolgersi all’astrazione, riducendo la complessità del mondo a una sintesi alternativa.
Quayola ci fa fare un’immersione, grazie alla tecnologia digitale, in un affascinante universo “impressionista”, un riferimento alle ultime opere di Claude Monet. La ripetizione di questa serie di opere studia il modo in cui la natura viene osservata, studiata e sintetizzata, e pone le basi per l’astrazione.
Quayola ha ricreato condizioni simili ai quadri dei paesaggi impressionisti classici, anche se ha usato dispositivi tecnologici sofistici per catturare le sfumature della realtà al di là dei nostri sensi. Qui, i paesaggi naturali sono osservati e analizzati dall’occhio della macchina, e successivamente modellati attraverso nuove modalità di sintesi visiva.
Effets de Soir
Pointillisme
DATI BIOGRAFICI
Nato nel 1982 a Roma, Quayola cerca rapidamente di allontanarsi dalla capitale italiana e dalla sua iconografia storica, scegliendo di trasferirsi a Londra all’età di 19 anni, per cercare nuovi soggetti, un nuovo linguaggio e un nuovo modo di esprimersi. Nel 2005 ottiene una laurea in arte presso l’Università di Londra. Continua a sperimentare e nel 2013 ottiene una Golden Nica al Prix Ars Electronica di Linz, in Austria.
Per quanto riguarda i suoi video enigmatici, Quayola crea spazi ibridi di pittura e scultura animate. Con una procedura di performance audio-visive, disegno, fotografia e programmazione software, egli esplora une linea sottile che separa il reale dall’artificiale.
Grazie a commissioni speciali da parte di istituzioni pubbliche, ottiene un accesso eccezionale all’arte e all’architettura di diverse chiese, teatri e musei europei, come la cattedrale parigina di Notre-Dame e il Vaticano. Esplora sotto forma di video un dialogo sugli archivi, il collage, la proprietà intellettuale e l’apprezzamento di un oggetto, ispirato dalla realizzazione del Google Art Project, che offre un accesso senza precedenti alla superficie dei dipinti. Eppure, è quando contempliamo un quadro che la sua logica emerge, come se scavassimo sotto l’immagine per scoprirla.
Quayola, che ha collaborato spesso per progetti musicali, ha lavorato con compositori, orchestre e musicisti tra cui Ensemble Intercontemporain, Vanessa Wagner, Mira Calix, Plaid, Matthias Kispert e l’Orchestra Nazionale di Bordeaux-Aquitania.
La sua opera Jardins d’Été (Giardini d’estate), presentata a Chaumont-sur-Loire nel 2017, è il risultato di un soggiorno durante una residenza artistica alla Tenuta nell’estate 2016, in cui l’artista si è immerso nei giardini di Chaumont-sur-Loire.
Nel 2018, partecipa alla seconda edizione di Chaumont-Photo-sur-Loire presentando una serie di immagini inedite, realizzate in occasione di un’altra residenza artistica alla Tenuta: stampe fotografiche in grande scala, in bianco e nero, ad altissima definizione, che decostruiscono e ricompongono un albero del parco che accoglie i visitatori. La scenografia su sfondo nero sottolinea l’aspetto etereo del suo lavoro, oltre alla ricerca scientifica e ai dati raccolti.
L’anno seguente espone a Shanghai Asymmetric Archaeology Gazing Machines, che reinventa il passato e riscopre la natura attraverso la prospettiva della macchina. Nel 2020, contribuisce a diverse mostre collettive in Cina, Francia e Italia, tra cui un’installazione nel cuore di Arte Sella.