14. Souvenir du futur
Quale sarà il nostro futuro? Come possiamo adattarci, come possiamo prepararci? Questo giardino sottolinea la necessità del ritorno alle origini e della vicinanza al nostro ambiente naturale. Appena entriamo, siamo colpiti dalla prima visione di una sfera di terra che galleggia sull’acqua. Rappresenta il nostro pianeta, mentre lo specchio d’acqua evoca l’immensità dell’universo che lo circonda. Ci ricorda la nostra condizione umana: siamo veramente poca cosa. È importante rimanere umili di fronte alla natura. In un secondo momento, siamo invitati a fare il giro del bacino, a scoprire le piante e a cambiare la nostra prospettiva. Progrediamo fisicamente nella comprensione di un messaggio. Dall’altra parte del giardino, la sfera si apre su un habitat rudimentale, che si accontenta di ciò che è necessario. Questa palla di terra è anche una casa, semplice e modesta, la nostra casa. All’esterno, una panchina suggerisce un momento di riflessione e di meditazione. Siamo circondati da piante commestibili e medicinali. Sono lì per aiutarci a vivere. La loro cura dovrebbe essere una cosa ovvia. Questo giardino ci interroga sul nostro futuro.
PROGETTISTI
Diplomata nel 2007 all’École Bleue, Alice Stadler comincerà presto la sua vita professionale collaborando a progetti molto importanti. Infatti, a soli 23 anni, diventa project manager nell’agenzia Maître & Lemesle, che è responsabile della direzione artistica del gruppo Belambra. Dirigerà il restauro di diversi luoghi di villeggiatura con una dimensione superiore a 10 000 m2 e affinerà il senso dell’architettura ammodernando alloggi, ristoranti, bar, spa, discoteche, sale conferenze, club per bambini... Grazie a questa esperienza, nel 2010 decide di approfondire la propria formazione e di riprendere gli studi all’École Nationale Supérieure d’Architecture di Paris-La Villette in cui si laureerà. Nel 2012, si associa a Nicolas Stadler per sviluppare il settore architettura dello Stadler Design Studio e consentire all’agenzia, che continua a crescere, di intraprendere progetti più ambiziosi. Nel corso del tempo, cerca di esprimersi nella sua professione tramite opere artistiche che hanno come priorità tematiche ecologiche e sociali.
Nato a Tours nel 1980, Nicolas Stadler si trasferisce a Parigi nel 2002 dopo aver studiato economia e commercio, per riprendere gli studi artistici. Laureato nel 2007 all’École Bleue, lavora in due agenzie di design e architettura in cui è responsabile del dipartimento di design. Crea la sua agenzia, Stadler design Studio, nel 2009 e si unisce agli Ateliers de Paris per risiedervi per un anno. Ritornato a Tours, sviluppa sempre nuovi prodotti e intraprende nuovi progetti in questi ambiti molto diversificati. Oggi lavora a progetti di design di grande importanza, come la realizzazione di camion di regia video, che combinano tecnica e raffinatezza. È maestro di buon senso e della sintesi. Con Alice, spera anche lui di servirsi della propria immaginazione e della propria competenza per creare opere artistiche sempre spettacolari, che permetteranno al pubblico di farsi delle domande sul mondo che lo circonda.
David De Oliveira lavora nell’azienda di famiglia di muratori creata da suo padre. Dopo aver studiato a Notre Dame La Riche e aver ottenuto il diploma STT Informatica di gestione, decide di lavorare con il padre, prima come manovratore, poi come muratore. Parallelamente, fa parte del corpo dei Giovani Pompieri a Tours centro nel 2000, e diventa volontario in questo stesso centro nel 2003. Cercando sempre di migliorare, decide di tentare il concorso da Pompiere professionista, che vince nel 2005. Viene subito assunto nel dipartimento Indre e Loira come pompiere professionista, posto che occupa da settembre 2005, oltre all’attività di muratore.
Dirigente di Serrault Jardins ed ex sportivo di alto livello, Aurélien Serrault prende le redini dell’azienda di famiglia nel 2017. Cresce all’interno dell’azienda di famiglia e sviluppa un attaccamento particolare per questa società. Motiva quotidianamente i collaboratori per progettare e realizzare dei giardini unici.