Questo giardino immagina il futuro all’insegna di un continuo sviluppo tecnologico, che evoca con un gioco di pixel colorati, dato che niente riesce a trasmettere il colore efficacemente come le piante. Questa interpretazione del futuro si sposa perfettamente con la protezione dell’ambiente, che finalmente trova un modo per entrare nella coscienza di ognuno di noi. Progettato tenendo conto delle necessità ambientali, è un giardino ecologicamente sostenibile, con un impatto ridotto o nullo; usa l’acqua con parsimonia e si basa su materiali recuperati, riciclati e riutilizzati.
L’acqua, elemento fondamentale, non poteva mancare neanche in un giardino del futuro. Rappresenta la risorsa più preziosa e merita un posto centrale, in uno stagno. È anche l’origine della vita, una fonte di vitalità universale per tutto il suo ciclo. Dei fusti riciclati e colorati vivono una seconda esistenza sotto forma di contenitori per le piante acquatiche, che a loro volta purificano e ossigenano l’acqua. Questa viene agitata e ossigenata attraverso un sistema rudimentale ma ecologico, azionato da eliche eoliche.
PROGETTISTI
Mattéo PERNIGO, architetto e Claudio BENNA, paesaggista
ITALIA
Matteo Pernigo si è laureato in architettura nel 1992 all’università IUAV di Venezia e dal 1994 è iscritto all’Ordine degli architetti della provincia di Padova. È architetto professionista indipendente dal 1996 e ha aperto un proprio studio. Dal 2002 è iscritto all’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (AIAPP). Dal 2005 al 2009 è stato presidente della sezione AIAPP Triveneto-Emilia Romagna. Ha tenuto diverse conferenze sull’architettura paesaggista. Nel 2006 ha fondato lo Studio Associato PANGEA – ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO.
Claudio Benna, si è laureato in «Paesaggio, parchi e giardini» alla facoltà di scienze agrarie dell’Università di Padova nel 2006. Nel 2008 si è specializzato nell’architettura del paesaggio alla facoltà di architettura dell’Università di Genova e dal 2009 collabora con la società PANGEA. È iscritto all’Ordine degli architetti della provincia di Vicenza dal 2010 e, nello stesso anno, si è associato all’AIAPP.