18. Le jardin qui chante
«Ascoltare» e «contemplare» sono le parole chiavi di questo giardino.
Dà un grande spazio agli uccelli la cui presenza permette di curare il corpo dell’uomo e di rasserenarne l’anima.
Il giardino si compone di due ambienti diversi.
Nella parte centrale c’è un’aiuola piantata con casette-nido. I visitatori possono ascoltare il cinguettio di ogni specie, leggere il nome degli uccelli e imparare a riconoscerli grazie alle figurine di legno sui tetti.
Ogni viale che costeggia la zona centrale dà su della aiuole piantate con graminacee che offrono la possibilità di ritirarsi in meditazione. I curiosi possono tuffarsi nel bosco delle piante perenni e raggiungere un luogo di silenzio. Per poi arrampicarsi su una sedia d’arbitro e osservare l’ambiente dall’alto. A due metri da terra, possono contemplare l’animazione al centro del giardino: i visitatori, gli uccelli, le farfalle, i fiori… È il momento di rilassare corpo e anima.
DESIGNERS
Amalia Besada vive e lavora a Hannover. Nata nel 1981 a Buenos Aires (Argentina), compie gli studi sul paesaggio a Buenos Aires e Hannover e studia architettura a Madrid. Ha un approccio integrante, che mette in relazione lo spazio alla società e al design. I suoi progetti sono sempre caratterizzati da una strategia che prevede delle sinergie tra il processo di costruzione e il processo sociale. Per esempio ha lavorato su progetti paesaggisti volti a migliorare le condizioni di vita delle bidonville. Nel progettare i giardini domestici apprezza la libertà artistica e cerca di colpire i visitatori con una punta d’humour.
Rosalie Zeile vive e lavora a Hannover (Germania.) Nata nel 1984 ad Amburgo, si trasferisce a Hannover per conseguire una formazione paesaggista all’università Leibniz. Passa un anno in Francia all’École Nationale Supérieure du Paysage di Versailles come studentessa Erasmus. Attiva nell’ambiente internazionale e in particolare franco-tedesco, nel marzo 2009 si laurea con una tesi su una regione frontaliera tra i due paesi. Moltiplica le esperienze in diversi settori del paesaggio, attraverso l’esecuzione di progetti per conto di imprese e studi o tramite la ricerca universitaria. Posa sempre uno sguardo ironico sul mondo creato dall’uomo, a grande o piccola scala.