Prune Nourry

Intrecciando sapientemente domande esistenziali e dibattiti scientifici, il potere del sacro e le questioni sociali contemporanee, l’approccio umanistico di Prune Nourry ci invita a riflettere sul nostro futuro comune. L’opera di Prune Nourry coniuga scultura, installazione, performance e video. L’artista collabora con artigiani, lavora con una varietà di materiali ed esplora nuove tecniche. Le opere che realizza sono soprattutto grandi volumi prodotti in situ, che distrugge, seppellisce o mette in scena in rituali documentati, utilizzando fotografia e video.

Alla Tenuta di Chaumont-sur-Loire presenta due sculture in bronzo realizzate nel 2021 per l’opéra-ballet barocco Atys de Lully (1676), sotto la direzione coreografica di Angelin Preljocaj. Figura mitologica la cui vita è stata raccontata da Ovidio nelle Metamorfosi, Attis viene trasformato in un pino per aver resistito all’amore della dea Cibele. Il duetto riprende il momento chiave dello spettacolo, quando il personaggio diventa un albero, illustrando perfettamente il concetto di ibridazione caro all’artista.

Questo artista, che gioca con i simboli, le parole chiave e le associazioni di idee, non si sottrae al confronto. Prune Nourry non vede nulla di incredibile nel mettere insieme materiale di corda, corde vocali e teoria delle stringhe per creare un mondo in totale vibrazione. Nel Parco Storico, gli alberi antropomorfi sembrano danzare e suonare come su un palcoscenico. “Siamo tutti strumenti che vibrano, basta ascoltare”, conclude l’artista.