Piccole Gallerie delle Scuderie
Jacques du Sordet
"Transparences"
published at 22/11/2018
“Fotografo reporter durante circa trent’anni, ho viaggiato attraverso il mondo cercando l’istante magico durante il quale tutto si assembla e prende senso nel mirino della mia macchina fotografica. Catturare l’immagine in tutta la sua intensità, mentre scompare già, addestra lo sguardo e l’esigenza artistica.
Con il passare degli anni, ho iniziato talvolta a avvertire una forte attrazione per il disegno e la pittura, probabilmente spinto dalla voglia di uscire dall’aspetto “fisso” della fotografia e di esplorare altre textture più “elastiche” e creative.
Mi sono pertanto messo alla ricerca di una tecnica che mi permettesse di mescolare la libertà creatrice della pittura e la potenza della fotografia, senza privilegiare né l’una né l’altra. La fusione della realtà e dell’immaginazione, delle cose vere e delle cose create, la materia pittorica e il reso perfetto della fotografia.
Un lavoro dedicato ai fiori li ha trasformato poi come fonte d’ispirazione. Per essenza, si offrono allo sguardo con tutta l’estensione delle loro possibilità senza vincolo di tempo né di movimento. Così come gli scultori o i pittori, posso lavorare la materia infinitamente ricca che li compone. Colori, luci, texture naturali e pittura, ogni elemento arricchisce gli altri per tendere verso una nuova materia minerale e cristallina oppure vegetale e marina.
Questo lavoro è anche una mia risposta alla sovrabbondanza di immagini fotografiche che scrutano oggi la realtà e la prosciugano dimenticando che viene meglio alla ribalta quando ce se ne allontana.
Vi è infine l’aspetto artigianale del mestiere di fotografo con il quale questa serie mi permette di riallacciarmi. È un lavoro meticoloso che dà pochissimo spazio al caso e che richiede una tecnicità tenuta perfettamente sotto controllo (luce, profondità di campo) senza ricorrere tuttavia a nessuna forma di ritocco.
Molto più dell’“accidente fotografico” ciò che mi interessa è mettere in forma pazientemente e scrupolosamente l’insieme degli elementi che mi permetteranno di ottenere quello che ricerco.
Questa serie segna una tappa essenziale del mio percorso professionale. Oggi, tutto è possibile, seguendo il mio proprio ritmo e accettando le limitazioni che ho scelto di adottare staccandomi da quelle che mi erano imposte. Una forma di libertà dove il rigore e la creatività aprono la via a nuove e appassionanti possibilità.”Jacques du Sordet – Maggio 2012.
Dati biografici
Jacques DU SORDET
FRANCIA
Nato a Lione nel giugno del 1962, Jacques du Sordet scopre la fotografia all’età di 15 anni (con una scatola di gioco di costruzione di una macchina fotografica reflex).
Dal 1984 al 1986, studia presso una scuola di ingegneri, l’ISIM. Allestisce la sua prima esposizione di fotografie, nel 1987, a Lione presso la galleria Michalet (Lavoro sul movimento). Nel 1988-1989, partecipa a una missione di cooperazione in Camerun in veste di ingegnere informatico e realizza i suoi primi lavori fotografici per il settimanale Jeune Afrique.
Nel 1990, si installa a Parigi come fotografo freelance, si specializza nei servizi fotografici di viaggio e percorre il mondo.
Viene rappresentato, a partire dal 1995, dall’agenzia di stampa fotografica ANA di Parigi (Anna Obolensky).
Lavora su commesse scattando fotografie di viaggio per le riveste francesi come Grands reportages, Géo, Figaro Magazine, Musée Art...
Pubblica inoltre varie guide turistiche presso le Editions du Jaguar (Djibouti, Senegal, Togo, Madagascar...)
Dietro richiesta di Anna Obolensky, assume la direzione dell’agenzia ANA nel 1999. L’agenzia rappresenta una cinquantina di fotografi francesi e stranieri.
Parallelamente alla fotografia di viaggio, lavora nel settore della fotografia di moda dal 2004.
Nel 2011, si installa con sua moglie e i suoi 3 giovani figli nel parco naturale del Perche e vive tra la campagna e Parigi.
Si impegna allora in una ricerca personale che gli permette di mescolare fotografia e pittura. Lavora dapprima sul tema della natura e del paesaggio, quindi si specializza nelle nature morte di fiori.
Inizia la sua serie Transparences nell’aprile del 2012.