Stagione 2016/2017:
Alberi in inverno
19 Novembre 2016 - 28 Febbraio 2017
Lungi dall’addormentarsi in autunno, il Domaine di Chaumont-sur-Loire ospita tra il 19 novembre 2016 ed il 28 febbraio 2017, cinque nuovi artisti nell’ambito di una mostra intitolata “Alberi in inverno”.
Ecco come il pittore Stéphane Erouane Dumas ci invita a contemplare magnifici paesaggi ispirati ai suoi viaggi nei paesi nordici, mentre Alexandre Hollan ci trascina con i suoi disegni e le sue pitture nei segreti delle vibrazioni degli alberi che non ha mai smesso di interrogare per mettere a nudo la profondità del loro mistero.
Due fotografi, il tedesco Michael Lange con la sua straordinaria serie “Wald” ed il francese Denis Darzacq ci fanno anche condividere il fascino che esercitano su di loro gli alberi e le foreste, qualunque sia la stagione, con una preferenza per le loro fantomatiche silhouette invernali.
Una scultura di Nicolas Alquin si aggiunge a tutto questo al quale faranno eco le opere delle collezioni permanenti del Domaine di Chaumont-sur-Loire di Melik Ohanian, Xavier Zimmermann, Manfred Menz, Hélène Schmitz e Jocelyne Alloucherie.
Il visitatore può anche ammirare, d’inverno, le numerose creazioni perenni del Domaine come “les fleurs fantômes” (i fiori fantasmi) di Gabriel Orozco, le vetrate di Sarkis, il labirinto di travi e campane di Jannis Kounellis, ma anche “un cairn” d’Andy Goldsworthy, “les pierres et le printemps” (le pietre e la primavera) di Gerda Steiner e Jörg Lenzlinger, “XiXe” e “Ugwu” d’El Anatsui, nonché le opere di Jeffrey Blondes, Mathieu Lehanneur, Tadashi Kawamata, Cornelia Konrads, Patrick Dougherty, Vincent Barré, Rainer Gross, Anne e Patrick Poirier, François Méchain, Nikolay Polissky, Dominique Bailly, Christian Lapie, Armin Schubert, Giuseppe Penone e Henrique Oliveira.
Qualunque sia la stagione, Chaumont-sur-Loire invita, infatti, a fare un incontro nelle sue numerose gallerie interne con artisti il cui lavoro risuona con il paesaggio e l’architettura, e dialoga poeticamente con lo spirito dei luoghi.