04. Signes de vie
Il legame che esiste tra anima e corpo riflette l’intimo senso della vita cosmica, essenza rassicurante dell’universo umanizzato. Il corpo è spesso considerato un involucro rigido destinato a proteggere l’anima, o la coscienza sensoriale, che costituisce la linfa della vita.
Nel corpo umano, la miscela dei due componenti è continua, nello spazio e sul filo del tempo. Le sensazioni raggiungono il nostro spirito e la nostra coscienza attraverso stimoli chimico-fisici.
Anche le piante sono ricche di valori duali. La linfa circola attraverso i meccanismi della fitoregolazione, che condiziona e governa l’emissione delle gemme e dei fiori, oltre a determinare la fine dei cicli vitali.
Il percorso suggerito sintetizza il percorso di una vita, le cui tappe vengono raggiunte grazie a una sorta di sinapsi, i collegamenti trovati nelle fiabesche foreste di filari di bambù.
I colori, la luce, le sensazioni tattili, tutti questi elementi sgorgano dal giardino, che per vivere ha bisogno solo dell’energia solare e del nutrimento dell’aria (pioggia e anidride carbonica) e del suolo (elementi nutritivi e soluzioni idriche), in un ulteriore incontro di spazio ed elementi.
L’installazione mette in rilievo la tattilità, inducendo nel pubblico il desiderio di accarezzare i bambù. Anche il gusto e l’olfatto sono stimolati: il primo dalla scelta delle piante e il secondo dalle masse di fiori profumatissimi.
Progettisti
Flavio Pollano, nasce a Pinerolo (Torino) l’11 agosto 1969. Vive e lavora a San Secondo. Dopo la maturità scientifica (1988), si laurea in Scienze Agrarie a Torino (1994) con una tesi sulla fisiologia della vigna. In seguito, coltivando la sua passione per il verde ornamentale, la botanica, il paesaggio e il design, consegue, sempre nel capoluogo piemontese, l’attestato di perfezionamento in parchi, giardini e aree verdi (1997). Nel 2000, sempre presso il medesimo ateneo, si specializza in parchi e giardini, con una tesi su analisi storica e restauro del parco del castello di Miradolo in San Secondo di Pinerolo. Sin dall’inizio della carriera, progetta e disegna numerosi parchi e giardini, occupandosi anche di rimboschimento e ambiente, nonché del paesaggio e della progettazione di costruzioni rurali; collabora con i dipartimenti di colture arboree e di agronomia dell’università di Torino e da molto tempo scrive su riviste italiane, specializzate e non, articoli su ville e castelli, parchi e giardini, agricoltura e ambiente. Ha partecipato con installazioni di giardini tematici a diverse esposizioni, ottenendo risultati eccellenti in diversi concorsi d’idee in materia di giardini e decorazione urbana. Si occupa anche di insegnamento e divulgazione a diversi livelli (club di giardinaggio, corsi di giardinaggio per hobby, corsi di riqualificazione dei tecnici delle aree verdi, corsi universitari) in tema di giardinaggio, design e progettazione di giardini, giardini storici, assetto delle aree verdi, frutticoltura e fitopatologia. Il suo studio è frequentato da stagisti provenienti da scuole superiori di agricoltura e ambiente e dal corso di laurea in progettazione di giardini, parchi e paesaggio della facoltà di agraria di Torino. Membro di commissioni edilizie e per la tutela del paesaggio di diversi comuni piemontesi, collabora come paesaggista con importanti studi di architettura italiani e internazionali. Iscritto dal 2001 in qualità di socio ordinario all’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (A.I. A.P.P.-E.F.L.A.), nel 2006 ha conseguito la seconda laurea in architettura del paesaggio al Politecnico di Torino, con una tesi sull’analisi dettagliata delle trasformazioni, attraverso i secoli, del grande parco di Villa Agnelli à Villar Perosa (TO). Dal 2008 lavora come project manager per il naturalista e fisiologo vegetale Patrick Blanc, per la realizzazione e la manutenzione di diversi muri vegetali in Italia. Consulente tecnico d’ufficio del tribunale civile di Pinerolo in materia di agricoltura, giardini e ambiente, ha lavorato anche al ripristino ambientale di fiumi e cave, alla progettazione di diverse rotonde, viali e piazze, soprattutto nell’ambito della manutenzione stradale che ha preceduto e seguito i giochi olimpici invernali «Torino 2006». Dal 2006 è impegnato, su commessa della Fondazione Cosso, nell’importante progetto di restauro del grande parco e delle pertinenze dell’antico castello di Miradolo (San Secondo di Pinerolo)
Maurice Kanah fa gli studi superiori a Brera, dove si diploma e successivamente frequenta l’Accademia di Belle Arti. Nel 1968 si iscrive alla facoltà di architettura del Politecnico di Milano, e nel 1974 si laurea con lode con una tesi di urbanistica dal titolo «Riqualificazione delle periferie con particolare riguardo alla fascia sud di Milano (Rogoredo)», relatore Prof. Giuseppe Campos Venuti. Nel 1972 lavora con un gruppo di ricerca, finanziato dalla regione Lombardia, sulle tipologie ospedaliere per il Nuovo Ospedale Sud da costruirsi nella zona Ronchetto delle Rane, a sud di Milano. Negli anni 1973-1974 collabora alla redazione della rivista «Urbanistica a Milano». Matura un’esperienza didattica come assistente alla cattedra di composizione architettonica presso la facoltà di architettura del Politecnico di Milano, funzione che svolge fino al 1979. Contemporaneamente intraprende la libera professione a Milano, dove risiede. Nel corso della sua pluriennale attività, si è occupato e si occupa di urbanistica, architettura e progettazione d’interni; ha una particolare esperienza nei campi del restauro e della riutilizzazione di edifici industriali, collettivi e di servizio, nell’edilizia ospedaliera, nella ristrutturazione tecnologica ed impiantistica, nella sistemazione di grandi uffici e complessi produttivi, nella progettazione di infrastrutture pubbliche. Già membro in qualità di esperto del Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato alle opere pubbliche per il Lazio, dal 1996 è membro come esperto della prima sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Ha partecipato a diversi concorsi d’architettura in Italia e all’estero, classificandosi più volte primo. Ha pubblicato alcuni interventi nei settori del restauro, del recupero edilizio e ambientale. Ha sviluppato e sviluppa gli aspetti teorici e operativi su temi di architettura e dell’innovazione, sulla gestione del progetto, sulla qualità tecnologica in funzione della componentistica e dei materiali innovativi. Già consulente del Mnistero degli Affari Esteri, dal 2001 è responsabile del Servizio di prevenzione e protezione del Palazzo della Farnesina. Nel 1998 ha conseguito l’abilitazione secondo il D. Lgs. 494/96 come coordinatore in materia di sicurezza per la progettazione e l’esecuzione dei lavori. Possiede l'abilitazione per lo svolgimento della funzione di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di cui al Dlgs 626/94. Da marzo 2006 è membro della «Commissione Interministeriale per le Politiche Sociali e la Riqualificazione Urbana ed Abitativa» del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.