30. Le jardin chinois
il giardino cinese

Questo giardino cinese risulta da una nuova collaborazione con il museo del giardino cinese di Pecchino. Vi invita a una poetica passeggiata in riva a un bacino circolare circondato da bambù e rose.
Il tempo è un elemento rilevante del giardino e delle nostre vite in tutte le culture. Questo giardino cinese, creato dal museo del giardino cinese di Pechino, è una riflessione sull’infinito. Fa riferimento al nastro di Möbius, simbolo occidentale dell’infinito, nastro la cui superficie compatta ha un bordo omeomorfo a un cerchio cioè possiede una sola superficie contrariamente al nastro classico che ne possiede due.
Fa anche riferimento allo Ying e allo Yang. Nella filosofia cinese, lo Ying e lo Yang (Tàiji tù) sono due categorie complementari legate, anch’esse, all’infinito. Lo Ying evoca, tra l’atro, il principio femminile, la luna, l’oscurità, la freschezza, la ricettività... Lo Yang, dal canto suo, rappresenta, tra l’altro, il principio maschile, il sole, la luminosità, il calore, lo slancio… Questa dualità può anche essere associata a numerose altre opposizioni complementari: sofferenza / piacere, avversione / desiderio, agitazione / quiete...
Quando si entra nel giardino, si scoprono un viale e un tappeto erboso a forma di anello, nonché un bacino, simbolo dello Ying e e dello Yang.
La combinazione del nastro di Möbius e del Tàiji tù rappresenta l’alleanza del giardino orientale e del giardino occidentale.
Questo giardino ci immerge anche in una visione infinita del giardino del futuro grazie all’unione delle culture orientale e occidentale che diffonde un messaggio che evoca la necessità del rispetto dell’eredità e della storia e l’esigenza del rispetto del mondo di domani.