Gli appartamenti privati
La sala da pranzo
Nella sala da pranzo, troviamo un notevole camino realizzato da Antoine Margotin (allievo dell’architetto Paul-Ernest Sanson) che mostra l’essenziale del repertorio scultoreo presente sulle facciate esterne del castello (montagna in fiamme, “Mont Chaud” da cui deriva il nome “Chaumont”; doppia “C” di Carlo II di Amboise; stemma del cardinale Georges d’Amboise), e due arazzi: Il Giudizio di Paride del XVI secolo, La storia di Enea del secolo XVII, nonché un cassone del XVI secolo con un’illustrazione su cuoio raffigurante la battaglia tra Davide e Golia.
La biblioteca
La biblioteca è stata ricostituita tale quale, anche se ha perso una parte della propria decorazione durante un incendio avvenuto nel mese di giugno del 1957. Presenta un armadio-biblioteca a due corpi del XIX secolo, ornato da lesene, rombi, fregi con conchiglie e trafori di gusto rinascimentale, nonché un insieme di mobili epoca Napoleone III: indiscreto, divano e poltrone. Tre arazzi tessuti ad Aubusson nel XVII secolo illustrano tre episodi della vita di Alessandro Magno (L’ingresso trionfale di Alessandro nella città di Babilonia, La sottomissione della famiglia di Dario e L’incontro tra il re Poro e Alessandro).
Il salottino
La sala da biliardo
La sala da biliardo possiede un raro soffitto policromo commissionato dal principe e dalla principessa de Broglie, con la trave portante che mostra varie vedute del castello alla fine del XIX secolo e gli stemmi delle famiglie d’Amboise e de Broglie alle estremità. Due arazzi di Bruxelles del XVI secolo illustrano due episodi della vita del generale cartaginese Annibale (La presa di Sagunto e Annibale che mostra la pianura padana a tre dei suoi luogotenenti).
Il grand salone
L’arredo del gran salone è della metà del XIX secolo e mostra il gusto storicizzante ispirato al castello reale di Blois (camino policromo raffigurante il porcospino). Il mobilio (tavoli, sedie, sgabelli, buffet a due corpi) risale alla fine del XIX secolo e proviene dal castello della Donneterie, nella Turenna. La fodera di broccatello in seta gialla a grandi motivi floreali che ricopre tutte le pareti è stata ritessuta nel 2007 seguendo i cartoni originali del tardo XIX secolo. Numerosi acquisti e recenti depositi hanno permesso di ricostituire l’atmosfera raffinata del salone della principessa de Broglie.
La cappella
La cappella, costruita e dotata di una decorazione scultorea in stile gotico fiammeggiante risalente all’inizio del XVI secolo, fu restaurata nel 1884-1886. Le vetrate, realizzate dal maestro vetraio Georges Bardon, vennero montate nel 1888 e illustrano la storia di Chaumont dalle origini fino all’epoca della famiglia de Broglie. Quattro dipinti, realizzati da una scuola aragonese alla fine del XV secolo e situati ai lati dell’altare maggiore, rappresentano due episodi della Vita di San Giovanni Battista, La nascita della Vergine e La salita al Calvario.